Candidare Milano a diventare la sede del tribunale europeo dei brevetti. Il tema è stato nelle ultime ore al centro del dibattito politico in Lombardia, con una serie di appelli alle autorità cittadine e regionali a “spingere” sulla candidatura della città. Oggi arriva anche l’endorsement di Alessandro Spada, da poco presidente di Assolombarda, che si rivolge pubblicamente al Governo dalle pagine del Corriere della Sera dopo aver inviato una lettera sul tema a Palazzo Chigi. “Il conto alla rovescia è partito da tempo – afferma Spada – mancano solo 16 giorni alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature. Se l’Italia vuole avere la sede del Tribunale europeo dei brevetti bisogna agire ora. Il governo batta un colpo”.
Il capoluogo lombardo avrebbe secondo Spada tutte le carte in regola per ambire a ospitare la sede del tribunale: “Un terzo delle domande italiane di brevetto, il 34%, arriva dalla Lombardia – afferma – e un quinto da Milano, il 21%. Nessun altro territorio ha questi numeri e la nostra capacità di produrre innovazione”.
Poi Spada cita una ferita ancora aperta per il suo territorio: “Nel 2017 – sottolinea – siamo stati a un passo dal conquistare l’Ema, l’agenzia europea per il farmaco. Ora, poi, la città e il suo territorio hanno voglia di ripartire dopo l’emergenza Covid. Questa corsa per il Tribunale dei Brevetti arriva al momento giusto”.
La roadmap, secondo il presidente di Assolombarda, è chiara: “’Prima di tutto il governo prenda posizione, l’Italia non può rinunciare a giocare questa partita – conclude – E poi valuti in modo razionale, nel merito. I primi di agosto insieme con Regione Lombardia, Comune e Camera di commercio di Milano e Alisei, Advanced Life Science in Italy, il cluster tecnologico nazionale scienze della vita presieduto da Diana Bracco, abbiamo inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Milano ha fatto il suo passo avanti”.