SpaceX invia nello Spazio altri 60 satelliti Starlink, ma gli astronomi lanciano l’allarme: a rischio le osservazioni astronomiche. Secondo gli scienziati grandi costellazioni di satelliti nell’orbita terrestre bassa possono influenzare l’aspetto del cielo notturno.
La costellazione voluta da Elon Musk e destinata a fornire l’internet globale continua a crescere. Sono 713 quelli in orbita, sui 1.440 previsti per iniziare ad offrire i primi servizi Internet. Solo negli ultimi 20 giorni SpaceX ha mandato in orbita altri 118 satelliti, tutti lanciati dalla base dell’aeronautica statunitense a Cape Canaveral con un razzo Falcon 9 che dopo aver terminato il lavoro è atterrato sulla piattaforma robotica nell’Oceano Atlantico a largo della Carolina del Sud.
Il lancio di ieri è la 12esima missione a partire da maggio 2019.
Via a Internet con 1.440 satelliti
La costellazione è già in fase di test e i primi servizi internet, secondo Jonathan Hofeller, vice presidente di Starlink, sono previsti appena in orbita ci sarà la prima tranche di 1.440 satelliti. Ma per una copertura globale, che comprende le aree più remote non raggiunte dalla banda larga via cavo, l’azienda di Elon Musk ha in programma di lanciare una costellazione di 12.000 satelliti.
L’allarme degli scienziati
Sin dal primo lancio, tuttavia, gli astronomi avevano espresso il timore che la luminosità dei satelliti, la cui superficie metallica riflette la luce del Sole, potesse disturbare le osservazioni astronomiche.
Adesso in un convegno virtuale organizzato da NoirLab, il centro nazionale Usa per l’astronomia, oltre 250 esperti, tra cui astronomi dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), hanno discusso con ingegneri e operatori satellitari degli impatti delle costellazioni di satelliti sull’astronomia. Gli esperti hanno concluso che le grandi costellazioni di satelliti nell’orbita terrestre bassa possono influenzare l’aspetto del cielo notturno, con impatti negativi per le osservazioni astronomiche da Terra.
Per mitigare i danni all’astronomia, secondo gli esperti bisognerebbe dispiegare i satelliti ad altitudini inferiori a 600 chilometri, perché ad altezze superiori sono illuminati per tutta la notte durante l’estate e per gran parte della notte nelle altre stagioni, inoltre si dovrebbe rivestire i satelliti di superfici scure o utilizzare ombrelloni per ombreggiare le loro superfici riflettenti.