I DATI DI IDC

In Europa boom di vendite dei tablet. Samsung ruba il trono a Apple. Ma l’outlook non è roseo

Il ricorso allo smart working e soprattutto alla didattica a distanza nella fase di lockdown ha fatto impennare gli acquisti nell’area Emea. Incremento del 23,8% dopo sei anni al ribasso. Sulla seconda metà dell’anno stime prudenti: la crisi economica potrebbe invertire il trend

Pubblicato il 09 Set 2020

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Tablet in forte accelerazione in Europa, Medio Oriente e Africa. Nell’area Emea, infatti, secondo i dati raccolti da Idc c’è un incremento del 23,8% anno su anno dopo sei anni di cali, arrivando a segnare 11,9 milioni di pezzi consegnati nel secondo trimestre. In Europa occidentale crescono addirittura del 28,3% anno su anno, in Europa centro-orientale invece del 26,8%, mentre in Medio Oriente e Africa la crescita è più contenuta e segna un 10,8% anno su anno.

Tra le aziende, Samsung mostra una delle crescite più sostenute. Nel secondo trimestre la società sudcoreana ha visto le consegne aumentare del 69,3% a 3,37 milioni di unità: più che sufficienti a rimpiazzare Apple in testa alla classifica.

L’azienda di Cupertino, infatti, da aprile a giugno ha consegnato 2,56 milioni di iPad, pari a un aumento del 6,3%. Il terzo posto resta a Huawei, con 1,79 milioni di unità e un incremento del 51,2%. Fuori dal podio Lenovo (1,44 milioni, +74.1%) e Amazon (457 mila unità, +5,2%).

Il merito di questa accelerazione è del coronavirus e delle conseguenze del lockdown. “La domanda in Europa occidentale – ha detto l’analista di Idc, Helena Ferreira – è stata buona per tutto il trimestre, poiché i tablet sono emersi come un’alternativa affidabile e conveniente per soddisfare le esigenze di fruizione di contenuti ma anche di didattica a distanza durante il lockdown”.

L’analisi è confermata anche da Stefania Lorenz, responsabile di questo segmento di mercato per l’area Emea: “Il mercato europeo e del Medio Oriente e Africa dei tablet nel secondo trimestre del 2020 ha avuto una performance molto superiore alle previsioni. Il picco della domanda per i tablet è stato causato dalla mancanza di computer portatili disponibili sul mercato. In un primo tempo non era previsto che i tablet fossero la prima scelta per gli studenti che fanno scuola da remoto e da casa. Ma agli studenti più giovani sono stati dati tablet anziché notebook. E poi essere costretti a fare scuola da casa a causa del coronavirus e del lockdown ha dato una spinta molto forte alla domanda di tablet nella regione”.

Le stime di Idc per il terzo trimestre prevedono che i tablet continueranno ad essere venduti con buoni volumi man mano che i progetti per la digitalizzazione delle scuole si espanderanno. La previsione per il quarto trimestre dell’anno e oltre rimane però più conservativa, perché dopo due trimestri di crescita piena secondo Idc i consumatori probabilmente rallenteranno gli acquisti per via dell’imminente crisi economica.

In prospettiva, Idc prevede che per il mercato Emea vengano consegnati 45 milioni di tablet nel corso del 2020, con una quota del 71,1% per Android, 23,7% per iPadOS e 5,2% per Windows. Tra quattro anni, nel 2024, le stime di Idc prevedono che il mercato vedrà 36,5 milioni di tablet consegnati, con un tasso composto di crescita annuale complessivo in negativo del 5,1%. Il calo riguarderà sia le quote di Android (-6,6%) che iPadOS (-3,6%) e invece una crescita di Windows del 5,4%.

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