Rete unica Tlc, si scalda il fronte Rai.Mediaset. A testimonianza del fatto che il progetto andrà ad impattare anche nel settore media, accelerando la convergenza Tv.Tlc.
La Rai, tramite Rai Way, potrebbe essere interessata alla rete unica. La company tower controllata da Viale Mazzini possiede 2300 torri broadcast utilizzate per distribuire il segnale Tv e sono quindi idonee a supportare la copertura dell’ultimo miglio in banda ultra larga per le zone a fallimento di mercato in tecnologia Fwa (Fixed Wireless Acces).
Il progetto di rete unica potrebbe inoltre aprire la strada all’integrazione tra Rai Way e EI Towers (controllata al 60% da F2i e 40% da Mediaset) per la creazione di un operatore unico di torri broadcast, beneficiando di sinergie operative e finanziarie.
Secondo Milano Finanza sarebbe in programma un incontro tra Rai e Cdp proprio sul dossier.
Per Equita “l’aggregazione nel progetto di rete unica potrebbe essere valutata dopo che l’integrazione delle torri broadcast e la realizzazione della rete unica di Tlc saranno stati definiti”.
Mediaset è invece tornata sul tema rete unica durante la conference call con gli analisti finanziari sui conti del primo semestre del gruppo.
“Sul tema della Rete unica per Mediaset – ha spiegato il Cfo, Marco Giordani – è importante che questa sia completamente neutrale ed efficiente in termini di costi. L’importante per veicolare i nostri contenuti è che la rete sia indipendente”. Per quanto riguarda l’eventuale ingresso nella newco verrà valutato “quando la situazione sarà più chiara”.
“Lavoravamo con uno scenario che metteva dei limiti ai nostri investimenti in Italia, con il divieto a investire non solo in Telecom ma anche altre in società – ha sottolineato Giordani, riferendosi alla recente sentenza della Corte di Giustizia Ue sul caso Vivendi – ora abbiamo appreso che non sarà più così e questa è una nuova informazione che useremo nel nostro progetto di sviluppo”
L’eventuale interesse di Mediaset alla rete unica era infatti emerso a ridosso della sentenza della Corte di Giustizia europea che bocciava la legge Gasparri, definendola contraria al diritto Ue.
“Mediaset prende atto dell’odierna sentenza della Corte di Giustizia europea. Si tratta di rilievi che dovranno essere esaminati nelle successive fasi di giudizio davanti al Giudice nazionale competente e su cui si confida che l’Autorità garante per le Comunicazioni possa fornire ogni opportuno chiarimento – diceva il Biscione a commento della decisione della Corte – In più, l’Autorità dovrà valutare i rischi per il pluralismo, valore fondamentale per lo stesso diritto dell’Unione Europea, derivanti dalla possibilità illimitata per le imprese dominanti nelle Telecomunicazioni di rafforzare la propria posizione nel settore Media. Se, al contrario di quanto prevede oggi la Legge italiana, si aprissero possibilità di convergenza tra i leader delle Tlc e dell’editoria televisiva, Mediaset che in tutti questi anni è stata vincolata e penalizzata dal divieto valuterà con il massimo interesse ogni nuova opportunità in materia di business Tlc già a partire dai recenti sviluppi di sistema sulla Rete unica nazionale in fibra“.