“Per mettere a segno gli obiettivi dell’Agenda digitale è necessario seguire una road map che, stabilite le priorità, crei un circolo virtuoso idoneo a conseguire le sfide e gli obblighi comunitari a partire da ulteriori e sostanziosi investimenti infrastrutturali sulle reti, accompagnati da una strategia che individui di volta in volta, tenendo ben presente la richiesta di servizi, la tecnologia, o mix tecnologico, più idonea”. Questa la “ricetta” di Alessandro Luciano, presidente della Fondazione Bordoni.
In un’intervista con il nostro giornale – che sarà pubblicata integralmente nel numero in uscita il 2 luglio – il presidente della Fub sottolinea che “è ormai evidente che sfruttare al meglio il potenziale Ict, favorirebbe l’innovazione, la crescita economica e la competitività, ottenendo concreti benefici socio-economici”. “In quest’ottica – continua – l’Agenda Digitale è un prezioso strumento, utile a raggiungere obiettivi che appaiono allo stesso tempo molto ambiziosi ma anche molto concreti: connessioni a 30 Mbps per il 100% degli europei entro il 2020, e a 100 Mbps per il 50% della popolazione”.
In particolare in Italia “sembra emergere la necessità di un mix di tecnologie (fibra e radio) dinamico che riesca a soddisfare il bisogno di un nuovo ambiente digitale, alla portata di tutti ed in continua evoluzione”. Per far questo, la Fub “auspica e promuove un’ attenta gestione dello spettro radio che, attraverso un monitoraggio puntuale e continuo delle risorse a disposizione e del continuo sviluppo tecnologico possa, in maniera veloce ed efficace, indirizzare al meglio l’uso e lo sfruttamento delle frequenze”.