Tim è la prima azienda italiana ma soprattutto la prima telco al mondo per politiche di inclusione e promozione della diversity. L’azienda guidata da Luigi Gubitosi si è infatti piazzata – ed è il terzo anno consecutivo – tra le prime 10 aziende del Refinitiv Diversity and Inclusion Index, l’indice che misura le performance di oltre 7.000 aziende – pari al 70% del mercato globale – sulla base dei dati Esg (Environmental, Social, Governance).
Ogni anno, Refinitiv valuta l’operato del mondo corporate globale in termini di diversità e inclusione, analizzando dati sulle attività di sostenibilità ambientale, sociale e governance utilizzando fonti pubbliche quali bilanci di sostenibilità, relazioni finanziarie, siti web corporate, notizie di stampa. Di qui la classifica di 100 società quotate che rispettano parametri di Diversity, Inclusion, People Development e Controversies. Le aziende che ottengono una votazione positiva in tutti e quattro gli ambiti ricevono un punteggio complessivo, calcolato come media dei punteggi nelle diverse aree.
“Tim è stata tra le prime aziende in Italia ad intuire l’importanza del rapporto tra sostenibilità e business ed oggi lo conferma ancorando la sostenibilità all’interno del Piano Strategico del Gruppo – si legge nella nota diffusa dall’azienda per annunciare la pole position di quest’anno -. Non solo Diversity & Inclusion, quindi, ma diversi interventi concreti nell’ambito dei criteri Esg al fine di creare una cultura d’impresa sostenibile in tutti i suoi aspetti a partire dall’innovazione che fa di Tim un top player del Paese”.