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Aruba unica europea in lizza per il .cloud

L’Isp italiano se la vedrà con altri sei concorrenti fra cui Google, Amazon e Symantec per guadagnare l’utilizzo della nuova estensione resa disponibile dall’Icann

Pubblicato il 21 Giu 2012

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Aruba sarà l’unica azienda europea in lizza per l’aggiudicazione dell’estensione .cloud. L’Isp italiano se la dovrà vedere con un gruppo di altri sei concorrenti tra cui Amazon, Google e Symantec, come indicato dalla lista delle proposte di registrazione di nuove estensioni pubblicata pochi giorni fa da Icann, l’organismo che gestisce i domini del web.

L’interesse mostrato per questa estensione da aziende come Amazon e Google è la conferma dell’importanza sempre più strategica che i servizi cloud hanno e avranno sempre più nella definizione della strategia web di qualsiasi azienda che vorrà sviluppare la propria presenza online.

Il cloud computing, secondo Aruba, sta divenendo uno dei maggiori trend tecnologici anche nel nostro paese. Aruba attraverso il suo brand Cloud.it (www.cloud.it) vuole cavalcare il trend.

L’offerta di Cloud.it si basa su servizio che permette di creare e gestire in completa autonomia cloud server realizzando l’infrastruttura più adatta alle proprie esigenze, da una singola macchina alle architetture più complesse.

“Crediamo profondamente nella nostra offerta Cloud – dice Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba – A soli quattro mesi dal lancio abbiamo ricevuto moltissimi feedback positivi dai clienti che hanno scelto il Cloud Computing di Aruba a conferma del fatto che la nostra idea di Cloud è la risposta alle esigenze del mercato. Per questo abbiamo deciso di fare richiesta all’Icann per l’assegnazione del dominio .Cloud, pur sapendo che ci saremmo dovuti scontrare con importanti concorrenti internazionali. Nel frattempo stiamo lavorando su nuovi servizi Cloud da aggiungere all’offerta, nell’ambito di un piano di investimenti che coprirà il biennio 2012-13”, ha proseguito Cecconi.

L’iter di esame delle richieste avrà inizio nel corso del mese di luglio e per il 2013 le società aventi diritto potranno cominciare a sfruttare le nuove denominazioni.

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