Da lunedì 21 settembre Inwit sarà quotata allo Stoxx 600, uno dei principali listini azionari europei, equivalente all’indice S&P 500 degli Usa. Dopo il debutto a Piazza Affari il 22 giugno scorso l’azienda guidata da Giovanni Ferigo entra dunque a far parte delle 600 principali capitalizzazioni di mercato europee, che coprono circa il 90% della capitalizzazione del mercato azionario europeo.
L’ingresso nel listino è il risultato anche dell’incorporazione con Vodafone Towers, che ha portato alla nascita del principale operatore infrastrutturale per le telecomunicazioni wireless in Italia e al secondo a livello europeo con oltre 22 mila torri distribuite su tutto il territorio nazionale in modo capillare.
“Nonostante la crisi economico-finanziaria legata alla pandemia del Covid-19, le prospettive di crescita sono estremamente solide e legate fondamentalmente alla realizzazione e gestione delle infrastrutture a sostegno dello sviluppo efficiente e veloce del 5G da parte degli operatori di telecomunicazioni – si legge in una nota dell’azienda -. Registriamo inoltre alcuni importanti risultati che recentemente hanno riconosciuto la solidità del business di Inwit: è stato completato il processo di quotazione delle azioni emesse a servizio della fusione; le primarie agenzie di ratings hanno attribuito ad Inwit giudizi positivi (BB+ da Standar&Poor’s e BBB- da Fitch, che equivale ad investment grade); siamo entrati per la prima volta nel mercato del debito con l’emissione di bond per 1 miliardo che ha ricevuto un fortissimo interesse con domanda di circa 4.5 volte l’assegnato, con investitori di qualità da tutta Europa”.
L’azienda è stata peraltro appena inserita nel “2020 Diversity & Inclusion Top 100 Index” di Refinitiv – che mappa il livello di diversity & inclusion a seguito dell’analisi di oltre 7.000 imprese quotate in Borsa – piazzandosi al quarto posto della classifica nazionale e al 22mo a livello mondiale.