Casavo, Boom, Satispay. Sono le tre startup più ambite per lavorare dai professionisti italiani. Emerge dalla lista Top Startups Italia 2020 stilata da Linkedin, creata dal team di LinkedIn News e basata sui dati della piattaforma per la classificazione delle aziende.
In particolare, Casavo è l’instant buyer immobiliare nata a Milano nel 2017, seguita sul podio da Boom, startup che offre servizi innovativi nel campo della fotografia commerciale e da Satispay, fintech che gestisce la app per i pagamenti digitali.
La lista del 2020, si legge in una nota, rispecchia lo stato attuale dell’economia e del mondo sulla scia dell’emergenza coronavirus, e dà risalto alle startup che sono risultate tra le più emergenti e resilienti, “tenendo in considerazione come stanno affrontando l’attuale scenario lavorativo in continuo cambiamento”.
Trasformazione digitale al centro
” Top Startups Italia – dice Michele Pierri, Editor di LinkedIn News in Italia – dimostra quanto sia stata importante la trasformazione digitale in atto nell’ultimo decennio e come questa stia influenzando ogni aspetto della nostra vita. Ha influito sul modo in cui acquistiamo un immobile, beni e servizi e persino su come riceviamo la spesa a casa. Non sorprende che queste innovazioni stiano ispirando la comunità di LinkedIn e stiano attirando l’attenzione di così tanti utenti”.
La lista include 10 aziende emergenti attive in diversi settori e ambiti di specializzazione, tutte accomunate dall’impegno per l’innovazione e la trasformazione digitale, elementi alla base dei loro prodotti e servizi.
Al quarto posto Everli, startup che garantisce la consegna a casa della spesa in diversi supermercati d’Italia, mentre al quinto posto si posiziona un’altra realtà emergente del fintech, Credimi, che ha come focus il credito alle imprese, e al sesto posto EnergyWay, specializzata nel data science e Intelligenza artificiale.
Al settimo posto si posiziona Milkman, giovane realtà tecnologica operante nel settore della logistica e della supply chain, seguita da Kineton, società d’ingegneria che offre soluzioni per diversi ambiti industriali, e iGenius, altra startup tech specializzata nell’analisi dei dati per lo sviluppo di soluzioni che migliorano l’efficienza delle attività di business. A chiudere la Top Startups Italia 2020 è Roboze, attiva nel campo dell’ingegneria informatica e la progettazione di soluzioni di stampa 3D.
La metodologia utilizzata
I dati in base ai quali è stata elaborata la lista provengono dalle attività sulla piattaforma LinkedIn, tra le quali le ricerche di lavoro e le visualizzazioni delle pagine aziendali, svolte dagli oltre 706 milioni di membri in tutto il mondo, tra i quali si contano oltre 14 milioni di professionisti italiani.
LinkedIn misura le startup sulla base di quattro criteri: la crescita della forza lavoro di queste aziende, le interazioni degli utenti con le aziende e i loro dipendenti, l’interesse delle persone in cerca di impiego in queste startup e la loro capacità di attrarre talenti.
Per essere ammissibili, le società devono essere indipendenti e private, avere 30 o più dipendenti residenti nel Paese, avere non più di 7 anni e avere sede nel Paese nel quale elenco compaiono. Vengono escluse le aziende di selezione del personale, think tank, società di venture capital, società di consulenza gestionale e IT, organizzazioni non profit e filantropiche, acceleratori ed enti di proprietà del governo. Anche le startup che hanno licenziato il 20% o più della loro forza lavoro nel periodo di tempo considerato non sono ammissibili.