LA CRISI

Italtel, Patuanelli: “Grazie ai fondi Ue nessun rischio per l’azienda”

Il ministro dello Sviluppo economico: “La volontà del governo di inserire, nei progetti finanziati con il Next Generation Eu, quelli relativi alla digitalizzazione è la massima garanzia per chi opera nella progettazione delle Tlc”

Pubblicato il 23 Set 2020

stefano-patuanelli

Il governo in soccorso di Italtel. Interrogato al question time alla Camera sulla continuità produttiva e la salvaguardare dei livelli occupazionali dell’azienda, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha spiegato che “la forte volontà del governo di inserire nei progetti che avranno il percorso europeo di Next Generation Eu quelli relativi alla digitalizzazione del Paese è la massima garanzia per chi come Italtel opera nella progettazione di telecomunicazioni”.

“Nei prossimi anni non ci sarà una crisi di mercato nelle Tlc e Italtel ha le capacità per stare in quel mercato e cogliere a piene mani le opportunità che il percorso di digitalizzazione del Paese darà agli operatori del settore”, ha evidenziato.

La storica azienda di Tlc italiana, controllata da Exprivia (81%) e partecipata da Cisco (19%), sta combattendo contro una crisi determinata, in particolar modo, dalla riduzione del volume delle commesse Tim e un rallentamento delle attività per Open Fiber.

Per rilancio il cda di Italtel ha accettato l’offerta di Psc Partecipazioni che ora dovrà lavorare per trovare un accordo con i creditori, ma anche con Exprivia e Cisco nonché elaborare la strategia di rilancio. La quadra va trovata entro il 7 novembre, quando il piano industriale dovrà essere presentato in tribunale per l’omologa. Se l’operazione dovesse andare a buon fine, il controllo di Italtel passerebbe nelle mani di Psc.

Psc è controllata direttamente ed indirettamente – tramite la holding Psc Partecipazioni – dalla famiglia Pesce, di cui il capostipite Emidio Pesce, padre di Umberto, Angelo e Annalisa, ne è stato il fondatore.

Nel 2014 Simest – società controllata da Cassa depositi e prestiti, l’Istituto Nazionale di Promozione controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e partecipato da oltre 60 Fondazioni bancarie – ha acquisito una quota del capitale sociale di Psc incrementando la propria partecipazione nel 2016 attraverso un ulteriore aumento di capitale riservato. Ad oggi detiene il 9,64%.

Nel 2018 Fincantieri  controllata per il 71,6% da Fintecna, finanziaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha acquisito una quota del 10% del capitale sociale del Gruppo Psc mediante un aumento di capitale riservato.

In un’intervista a CorCom, l’Ad di Italtel Stefano Pileri spiegava i motivi della crisi e le linee di massima del piano di rilancio. “Se nel 2018 ci eravamo occupati principalmente di high level design su 6mila Comuni – ricordava Pileri nell’intervista – nel 2019 ci siamo concentrati sulla progettazione esecutiva con tutte le complessità tecniche e amministrative che questa si porta dietro. Gli enti locali necessitano di una documentazione molto dettagliata per rilasciare permessi. Non a caso il Piano Nazionale Banda UltraLarga (Bul) sta affrontando tutta una serie di difficoltà di roll-out”.

Per il 2020 l’Ad punta a una sostanziale tenuta che si basa sul contenimento dei costi e sul posizionamento sulle aree a maggiore crescita. “Su questo secondo fronte intendiamo puntare sull’innovazione e diversificare ancora di più la nostra attività, rafforzando i servizi di ingegneria, che andranno ad affiancare la più tradizionale attività di integrazione su reti e applicazioni software – puntualizzava – I driver innovativi sono il 5G, l’IoT, il cloud distribuito e la sicurezza delle reti. Sul 5G, nello specifico, Italtel ha un know how e sta facendo sviluppi in particolare nel software per core network che, abbinati con i nostri servizi di sicurezza delle reti, fanno di noi un soggetto pressoché unico nel panorama nazionale”.

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