LA RICORRENZA

I “100 anni” di Alan Turing, padre dell’informatica

Il prossimo 23 giugno ricorre il centenario della nascita dello scienziato. La macchina “Enigma” precorse i computer

Pubblicato il 21 Giu 2012

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Dalla sua “macchina” – una scatola nera che obbedisce a istruzioni predefinite – sono nati i computer. Sabato 23 giugno si festeggia il centenario della nascita di di Alan Turing, scienziato eclettico, padre dell’informatica, che fu anche crittografo, filosofo, tecnologo visionario.
Nato il 23 giugno 1912 e morto suicida all’eta’ di soli 41 anni, Turing è considerato una delle menti scientifiche più brillanti di tutti i tempi, padre del moderno calcolo elettronico e dell’intelligenza artificiale. Per celebrarlo il Museo della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano gli dedica una mostra che sarà come un tuffo nel passato, tra le menti del controspionaggio britannico al tempo della Seconda Guerra Mondiale, per decifrare i dispacci nazisti criptati con la macchina “Enigma”.

Turing è stato infatti uno dei piu’ brillanti decrittatori e nella seconda guerra mondiale lavoro con il governo britannico aiutando con il suo genio gli Alleati a violare i segreti dei tedeschi. ‘E’ stato il primo a formalizzare il concetto di algoritmo e di elaborazione dei dati”, spiega il curatore della mostra Luca Reduzzi.

Le ricerche di Turing hanno gettato le basi per la nascita dell’informatica. La “macchina di Turing”, progettata nel 1936, può essere considerata la capostipite dei computer. Nell’idearla, Turing aveva pensato inizialmente ad una persona con una matita, carta e istruzioni. Quindi aveva smontato il modello, rimuovendo ogni traccia di intelligenza, ad eccezione della capacita’ di seguire le istruzioni e leggere e scrivere un alfabeto finito di simboli su un nastro di carta senza limiti.

Il risultato è stato una macchina che obbedisce a istruzioni predefinite, rappresentate da simboli codificati su nastro o memorizzati nella macchina. Turing aveva anche altri interessi meno noti, come la botanica, le reti neurali, la fisica quantistica, al punto che ogni storico della scienza potrebbe ricostruire l’immagine di un Turing diverso. Morto suicida nel 1954 in seguito alla condanna per omosessualità che non gli permise più di lavorare con il governo, Turing è stato riabilitato solo di recente, nel 2009, con le scuse ufficiali del governo britannico.

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