LA STRATEGIA EUROPEA

Dogane “intelligenti”: via al nuovo Piano Ue, focus sull’e-commerce

Le misure volte a rafforzare il mercato unico e a fornire strumenti più adeguati alle sfide della digitalizzazione. Gentiloni: “Necessario un più efficiente utilizzo dei dati”

Pubblicato il 28 Set 2020

gentiloni

Rendere le dogane dell’Ue più intelligenti, innovative ed efficienti nei prossimi quattro anni. Questo l’obiettivo del nuovo piano d’azione varato della Commissione europea (scarica qui il documento integrale). Le misure annunciate rafforzeranno l’unione doganale quale fondamento del mercato unico e ne confermeranno l’importante ruolo nel proteggere le entrate dell’Ue e la sicurezza, la salute e la prosperità dei cittadini e delle imprese dell’Unione.

Negli ultimi anni – spiega la Commissione Ue – è emerso che le autorità doganali degli Stati membri sono in difficoltà a svolgere le varie funzioni ad esse assegnate. Sfide importanti, come l’attuale emergenza sanitaria pubblica, le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dal mercato unico e dall’unione doganale dell’Ue e l’aumento della digitalizzazione e del commercio elettronico, continueranno e potrebbero addirittura aumentare. “Per contribuire pienamente al benessere di tutti i cittadini dell’Unione e all’agevolazione degli scambi commerciali, le nostre autorità doganali devono essere dotate di attrezzature tecniche all’avanguardia e di capacità analitiche che consentano loro di prevedere più efficacemente le importazioni e le esportazioni a rischio. Il rafforzamento della cooperazione doganale con i principali partner commerciali internazionali, come la Cina, sosterrà i nostri sforzi volti a facilitare gli scambi e, nel contempo, a garantire controlli efficaci”.

Il piano d’azione ha tratto ispirazione da un progetto innovativo sul tema “Il futuro delle dogane nell’Ue 2040”, che mirava a creare tra i principali portatori di interessi una comprensione strategica condivisa dei modi per affrontare le sfide attuali e future delle dogane e a delineare una visione delle caratteristiche che le dogane dell’Ue dovrebbero avere nel 2040.

“L’unione doganale dell’Ue è stata una delle prime realizzazioni concrete dell’integrazione europea e da oltre cinquant’anni contribuisce a proteggere gli europei e a mantenere il flusso degli scambi commerciali attraverso le nostre frontiere, che sono solo tanto forti quanto il loro anello più debole – sottolinea Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia – Oggi le nuove sfide impongono di rendere più intelligenti le nostre norme doganali e di garantirne un migliore funzionamento per gli Stati membri, i cittadini e le imprese legittime. Per questo sono necessari un utilizzo dei dati più efficiente, strumenti e attrezzature migliori e una cooperazione più approfondita all’interno dell’Unione e con le autorità doganali dei paesi partner. È inoltre necessaria una migliore previsione, in modo che le dogane dell’Ue possano affrontare il futuro con fiducia”.

Le misure del piano d’azione

Il piano d’azione comprende una serie di iniziative in settori quali la gestione del rischio, la gestione del commercio elettronico, la promozione della conformità e l’azione congiunta delle autorità doganali.

  • Gestione del rischio: il piano d’azione si concentra in particolare su una maggiore disponibilità e utilizzo dei dati e delle analisi dei dati a fini doganali. Richiede una vigilanza intelligente, basata sul rischio, delle catene di approvvigionamento e l’istituzione, all’interno della Commissione, di un nuovo centro analitico per la raccolta, l’analisi e la condivisione dei dati doganali in grado di orientare le decisioni critiche, aiutare le autorità doganali a individuare i punti deboli alle frontiere esterne dell’UE e gestire le crisi future.
  • Gestione del commercio elettronico: a tale riguardo, e al fine di affrontare le nuove sfide del commercio elettronico, gli obblighi dei prestatori di servizi di pagamento e delle piattaforme di vendita online saranno rafforzati per contribuire a combattere le frodi doganali e fiscali nel commercio elettronico.
  • Promozione della conformità: l’iniziativa dello “sportello unico”, di prossima realizzazione, renderà più facile per le imprese legittime espletare le formalità alla frontiera in un unico portale. Consentirà alle autorità doganali di collaborare più efficacemente nel campo del trattamento, della condivisione e dello scambio di informazioni e di migliorare la valutazione del rischio.
  • Azione congiunta delle autorità doganali: il piano d’azione descrive in dettaglio l’introduzione di attrezzature doganali moderne e affidabili nell’ambito del prossimo bilancio dell’Ue. Sarà costituito un nuovo gruppo di riflessione, formato da rappresentanti degli Stati membri e delle imprese, per meglio prepararsi alle crisi e alle sfide future, ad esempio sviluppi imprevisti a livello mondiale e modelli operativi futuri.

L’unione doganale dell’Ue

L’unione doganale dell’Ue, che nel 2018 ha celebrato il suo 50º anniversario, costituisce un territorio unico ai fini doganali, in cui si applica un insieme comune di norme. All’interno dell’unione doganale dell’Ue le autorità doganali degli Stati membri dell’Unione sono responsabili dell’esecuzione di una gamma ampia e crescente di controlli.

Le dogane dell’Ue hanno quindi un ruolo importante da svolgere nel sostenere l’economia e la crescita futura dell’Unione. Le dogane devono permettere che scambi commerciali legittimi di volume sempre più ingente possano essere effettuati nel modo più rapido e fluido possibile. Al tempo stesso, le autorità sono costantemente impegnate nella lotta contro livelli crescenti di frode e di contrabbando di prodotti illeciti o non sicuri. “Le dogane svolgono inoltre un ruolo fondamentale nella nostra ripresa da una crisi sanitaria senza precedenti – evidenzia la Commissione europea -. Dall’inizio della pandemia di coronavirus le autorità e i funzionari doganali dell’Unione sono stati al centro di funzioni essenziali, facilitando le importazioni di dispositivi di protezione e nel contempo eliminando i prodotti contraffatti, come maschere e medicinali contraffatti, alle frontiere esterne dell’Unione”.

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