LA PIATTAFORMA

Strategia digitale, online il “cruscotto” nazionale con i progetti chiave

La sottosegretaria al Mise Mirella Liuzzi: “Vogliamo fornire un quadro unitario delle iniziative a favore di imprese e cittadini”. Focus su tecnologie emergenti e banda ultralarga

Pubblicato il 28 Set 2020

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E’ da oggi online, sul sito del Ministero dello Sviluppo economico, la piattaforma “Strategia Digitale – Laboratorio per il futuro”, l’aggregatore di progetti e contenuti sulle politiche digitali promosse dal Mise in ambito di tecnologie emergenti, banda ultralarga, innovazione e trasformazione digitale.

Con l’avvio della piattaforma si inaugura una importante sinergia tra i progetti “Ultranet” di Unioncamere e “Crescita Digitale in Comune” di Ali, Autonomie Locali Italiane – con il coordinamento strategico di Infratel – al fine di promuovere l’accelerazione dei lavori della rete in fibra per mezzo di roadshow mirati e maratone digitali. Questi progetti puntano, inoltre, a favorire la conoscenza e la diffusione della banda ultralarga tra i cittadini mediante iniziative specifiche di comunicazione digitale, tra cui il lancio di una mini webserie.

Contestualmente è stata pubblicata una call per esperti per l’elaborazione di un Libro bianco sul ruolo della comunicazione nei processi di trasformazione digitale. Un’iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con il Ministero della Funzione Pubblica, che mira ad approfondire il valore strategico della comunicazione come volano di innovazione digitale, sia a livello pubblico che privato.

Il progetto si inserisce all’interno del progetto di ricerca “Qualità della comunicazione pubblica social” – promosso dal Mise, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’Università di Cagliari e del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma – per identificare le variabili e i fattori che rendono “di qualità” la comunicazione pubblica sui social media, nel generale quadro delle policy e dei processi di trasformazione digitale delle imprese e della pubblica amministrazione.

“Questi progetti a trazione digitale rappresentano importanti iniziative sinergiche per il raggiungimento degli obiettivi di innovazione e trasformazione digitale del Paese – sottolinea la sottosegretaria con delega alle politiche digitali Mirella Liuzzi – L’obiettivo è quello di fornire un quadro unitario delle iniziative di politica digitale in favore di imprese e cittadini in modo da garantire adeguata diffusione e visibilità ai progetti e valorizzare allo stesso tempo gli sforzi messi in campo dal Ministero”.

Tra gli altri progetti chiave dell’iniziativa Strategia Digitale, l’Enea Tech. Lo scosro 25 agosto  il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il decreto di approvazione dello statuto della Fondazione Enea Tech che dovrà gestire il primo fondo italiano interamente dedicato al trasferimento tecnologico.

La Fondazione, istituita con il Decreto Rilancio, avrà lo scopo di promuovere investimenti e iniziative in materia di ricerca e sviluppo e trasferimento tecnologico a favore delle imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up innovative e alle Pmi innovative. Come previsto dallo Statuto, la Fondazione potrà partecipare e investire in start-up e Pmi innovative, spin-off universitari e di centri di ricerca e sviluppo, promuovendo e sostenendo i processi di innovazione e trasferimento tecnologico delle Pmi per la creazione di imprese ad alto contenuto tecnologico. A questo scopo gestirà inizialmente risorse per 500 milioni di euro.

Anche il bando sui poli di innovazione digitale sono parte integrante dell’iniziativa Mise.

Il 6 agosto scorso è stato firmato un Protocollo d’intesa tra i Ministri dello Sviluppo economico, dell’Università e della ricerca e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, che ha lo scopo di strutturare la collaborazione istituzionale per la definizione della procedura di preselezione ed il cofinanziamento nazionale.

Per l’individuazione dei Poli è prevista una procedura di selezione in due fasi:

  • una preselezione nazionale volta ad individuare un elenco di soggetti che hanno capacità tecnico-scientifica e giuridico-amministrativa per partecipare alla rete;
  • una gara ristretta, gestita dalla Commissione europea, cui saranno invitati i candidati presentati dagli Stati membri.

Le due fasi della procedura di selezione permetteranno ai Poli di avere una copertura dei costi ammissibili che in alcuni casi potrà essere pari al 100%.

Il Mise ha stanziato  97 milioni di euro per il cofinanziamento delle iniziative destinatarie delle agevolazioni, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile. A tale quota potranno, altresì, concorrere altri Ministeri, eventuali regioni, province autonome ed altre amministrazioni pubbliche mediante proprie risorse.

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