Stretta sul dark web. Il decreto recante disposizione su sicurezza delle città, immigrazione e protezione internazionale, approvato dal Cdm, stabilisce nuove norme per oscurare i siti del dark web con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti.
“Si estende – spiega Palazzo Chigi – il meccanismo dell’oscuramento, già utilizzato per il contrasto alla pedopornografia online, a quei siti che, sulla base di elementi oggettivi, devono ritenersi utilizzati per la commissione di reati in materia di stupefacenti”.
La legge sulla pedopornografia online stabilisce che i provider debbano dotarsi di sistemi in grado di oscurare i siti che diffondano, distribuiscano o facciano commercio di immagini pedopornografiche. Il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia comunica ai fornitori di connettività alla rete Internet la lista dei siti cui applicare gli strumenti di filtraggio in maniera da garantire l’integrità, la riservatezza e la certezza del mittente del dato trasmesso.
A loro volta i fornitori di connettività alla rete Internet sono tenuti a procedere alle inibizioni entro 6 ore dalla comunicazione, fornendo la comunicazione dell’avvenuto oscuramento al Centro, ferme restando in ogni caso le competenze dell’Autorità giudiziaria. I siti segnalati dal Centro possono essere inibiti al livello minimo di nome a dominio ovvero a livello di indirizzo IP ove segnalato in via esclusiva.
Dark web, cos’è e come si accede
Quando parliamo di Dark Web, o di Deep Web, generalmente si fa riferiemento a quella porzione di Internet a cui è possibile accedere solo utilizzando Tor, The Onion Router, un network che consente la navigazione sulle pagine con dominio “.onion”. La navigazione è criptata e la privacy dell’utente totalmente garantita. Non è automatico che nel dark web si svolgano solo attività criminali, queste ultime infatti sono pèiù diffuse in una parte di esso dove si può accedere solo su invito e che non viene pubblicizzata nella community.
Dark web, come è nato
Il software Tor è stato sviluppato dal Naval Research Laboratory statunitense per essere utilizzato dalla marina per proteggere le comunicazioni degli enti di Difesa.
Ancora oggi, il router onion viene usato da alcuni indirizzi IP governativi per non lasciare traccia di comunicazioni importanti. Il dark web viene dunque utilizzato per attività perfettamente legali e non solo governative: nei regimi dittatoriali, ad esempio, viene sfruttato dagli utenti che non vogliono che i propri dati di navigazioni vengano raccolti oppure per accedere ad alcuni siti censurati. Più facilmente si trovano nel dark web “buono” anche circoli di lettura o giochi online.
Dark web, i rischi
I ricercatori di Recorded Future hanno anche scoperto che i siti onion sono poco affidabili. Come nel caso di Daniel’s Hosting, un servizio di hosting di domini su Tor, hackerato nel 2018: i 6500 i siti web che vi giravano sopra sono andati in shutdown dopo l’attacco.
Inoltre nel dark web circolano più facilmente attività di phishing e truffe Typosquatting.
Il typosquatting o Url hijacking, chiamato anche dirottamento di Url, è una forma di cybersquatting che si basa su errori di battitura/digitazione commessi digitando un Url nel browser. Consiste nello sfruttare tali errori per dirottare l’utente verso un sito differente da quello che voleva raggiungere.
Una volta giunto nel sito del typosquatter, l’utente ignaro può anche essere portato a credere che il dominio sia quello originale, utilizzando loghi simili, simile struttura e simili contenuti rispetto al sito originale.
Solitamente il typosquatter inserisce nel sito pubblicità dalla quale ricava guadagni. A volte, invece, il dominio viene acquistato dal detentore del dominio originale, proprio per evitare fenomeni di typosquatting.