L’Europa accelera sul trasporto smart e dà la volata alla sicurezza stradale e urbano-ferroviaria. E’ stata infatti adottata dalla Commissione Ue la decisione di destinare la banda 5.9 GHz alle comunicazioni in real time sulle infrastrutture connesse di trasporto. Obiettivo facilitare le comunicazioni di sicurezza nei sistemi supportati dal 5G sia ferroviari sia stradali, pubblici e privati.
L’operazione raddoppierà le frequenze disponibili per i sistemi di trasporto e aumenterà l’efficienza dello spettro rispetto alla precedente decisione del 2008, fa sapere la Commissione. E questo, grazie all’armonizzazione in un’unica banda dei sistemi di trasporto intelligente.
A seguito della decisione, gli Stati dell’UE dovranno assegnare la banda a 5,9 GHz per i sistemi di trasporto intelligenti entro il 30 giugno 2021 e riferire alla Commissione sull’attuazione della decisione entro il 30 settembre 2022.
Scambio di informazioni anti-incidente
I sistemi di trasporto intelligenti (ITS), abilitati dalle nuove tecnologie, come il 5G, comprendono sistemi stradali e ferroviari urbani (compresi tram, metropolitane e linee suburbane) che possono scambiare informazioni con altri veicoli e con i loro dintorni. Il conducente o – nel prossimo futuro – un sistema automatizzato, può scambiare informazioni su incidenti che possono mettere a rischio il veicolo e i suoi passeggeri, come un altro veicolo sul percorso, strade scivolose, lavori stradali, ecc.
“La continua evoluzione dei sistemi di trasporto e il numero crescente di servizi di sicurezza – fa sapere la Commissione Ue – richiedono risorse di spettro aggiuntive per consentire lo scambio di informazioni in tempo reale tra veicoli, infrastrutture stradali, stazioni base, ecc. L’assegnazione di più spettro radio per il trasporto sosterrà l’intera scala della mobilità connessa e automatizzata“.
La nuova decisione è “un passo fondamentale – fa sapere la Commissione Ue – per rafforzare la sicurezza stradale e urbano-ferroviaria in Europa: “Svolgerà un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi dell’UE stabiliti nel quadro della politica di sicurezza stradale dell’UE 2021-2030, compreso un obiettivo di riduzione del 50% delle vittime e, per la prima volta, per le lesioni gravi”.