Il 75,3% degli imprenditori italiani è convinto che la modernizzazione della rete telematica sia prioritaria per adeguare il sistema infrastrutturale italiano agli standard europei e rilanciare la crescita. Il dato emerge dal report di Business International, “L’Italia verso Europa 2020: come prosperare in una decade di crescita zero”.
Dopotutto in Italia il Digital Divide è ancora un problema rilevante e l’attuale Governo ha in effetti inserito l’Agenda Digitale tra le sue priorità anche se la sua attuazione è in ritardo. Guardando i dati soprattutto europei, il digital divide rimane un problema assai rilevante. Solo il 61,6% delle famiglie italiane è connesso alla rete, a fronte di una media europea del 73,2%.
Entrando nel dettaglio dei dati proposti da NetConsulting, “solo il 36,3% della popolazione in Italia utilizza l’online banking, mentre in Europa la cifra sale fino al 52,5%, e ancora più ampio è divario tra gli italiani che fanno shopping online, solo il 27,2%, contro il 58,1% in Europa ”.
Per quanto riguarda i motivi che frenano gli investimenti utili all’attuzione dell’Agenda digitale, le imprese mettono la primo posto la congiuntura economica sfavorevole (53%), il quadro normativo e amministrativo (42%) e la carenza di la carenza di infrastrutture tecnologiche (41%). Motivo per cui le imprese chiedono a gran voce, nel 77% dei casi, una riforma della PA (77%). L’Ocse stessa considera la burocrazia una delle prime cause dello svantaggio competitivo italiano, collocando il nostro Paese al penultimo posto in Europa, seguito solo dalla Grecia.