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Recovery Fund, Gentiloni: “5G e intelligenza artificiale i driver della ripartenza”

Il commissario europeo all’Economia: “Gli Stati dovranno destinare il 50% delle risorse a programmi di innovazione e di sostenibilità. Tecnologie 4.0 al centro degli investimenti”

Pubblicato il 26 Ott 2020

gentiloni

Recovery Fund in blu e verde: la metà delle risorse del Nel piano Next Generation Eu saranno destinati al digitale e alla sostenibilità. “Abbiamo obiettivi ambiziosi di spesa: i governi dovranno allocare oltre il 50% delle somme che riceveranno dall’Ue per raggiungere i nostri obiettivi nel green e nel digitale – ha spiegato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, intervenendo online alla conferenza annuale della Global Sustainable Technology and Innovation Community – Da quando abbiamo presentato il Green Deal il mondo è cambiato, ma non è cambiato il nostro impegno per la transizione verde e per quella digitale. Sono il cuore di Next Generation Eu, che è la risposta europea alla pandemia. Next Generation Eu può essere uno dei più grandi pacchetti di stimoli per investimenti e riforme nel mondo intero”.

“Abbiamo dato linee guida – prosegue Gentiloni – sulle aree che noi crediamo i governi debbano prendere di mira: dalle infrastrutture di rete e per le rinnovabili, agli edifici energeticamente efficienti e trasporti sostenibili, dalle reti 5G all’intelligenza artificiale, alla digitalizzazione del settore pubblico e di quello privato”. “I programmi per la formazione continua e la ri-formazione delle competenze saranno ugualmente importanti, perché o la transizione sarà inclusiva o non sarà. Con queste iniziative vogliamo creare anche una nuova spinta per gli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare nelle aree dove l’Ue è indietro”, conclude Gentiloni.

Next Generation Eu, cos’è e come funziona

Lo scors luglio i Capi di Stato e di Governo hanno raggiunto l’accordo sul pacchetto speciale di Next Generation EU e il Quadro finanziario Pluriennale 2021 – 2027 che sosterranno la ripresa dell’Europa dopo la pandemia promuovendo gli investimenti verso la transizione “verde” e “digitale”

La Commissione aveva proposto il 27 maggio di stanziare lo strumento “Next Generation Eu” a con un budget 750 miliardi di euro sia di potenziare il bilancio a lungo termine dell’Ue per il periodo 2021-2027, con una dotazione complessiva che dovrebbe arrivare a 1.850 miliardi di euro.

Next Generation Eu può reperire le risorse finanziarie necessarie grazie all’innalzamento temporaneo del massimale delle risorse proprie al 2,00 % del reddito nazionale lordo dell’UE, il che consente alla Commissione, forte del suo elevato rating creditizio, di contrarre sui mercati finanziari prestiti per 750 miliardi di euro.

Questi finanziamenti supplementari sono così convogliati verso i programmi dell’Ue mentre il loro rimborso è spalmato nei futuri bilanci dell’Ue sull’arco di un lungo periodo, con inizio non prima del 2028 e completamento non oltre il 2058.

Next Generation Eu si concentra su tre pilastri:

  1. Sostegno agli Stati membri per investimenti. L‘attuazione di uno strumento per la ripresa e la resilienza da 560 miliardi di euro offrirà sostegno finanziario per investimenti e riforme, anche nell’ottica della transizione verde e digitale e per la resilienza delle economie nazionali, assicurandone il collegamento con le priorità dell’UE. Il dispositivo, che avrà una dotazione che può arrivare a 310 miliardi i euro, sarà in grado di mettere a disposizione prestiti fino a un massimo di 250 miliardi di euro. Tutti gli Stati membri avranno accesso al sostegno anche se si concentrerà verso quelli che sono stati colpiti più duramente dall’emergenza. Si punta a potenziare i programmi della politica di coesione a cui saranno assegnati 55 miliardi di euro in più da qui al 2022 nell’ambito della nuova iniziativa React-Ue. Focus anche sul rafforzamento del Fondo per una transizione giusta con un importo che potrà arrivare a 40 miliardi di euro per aiutare gli Stati membri ad accelerare l’approdo alla neutralità climatica. Si prevede infine di assegnare15 miliardi di euro al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale per aiutare le zone rurali a introdurre i cambiamenti strutturali richiesti ai fini del “Green Deal europeo” e per perseguire gli obiettivi delle nuove strategie sulla biodiversità e “dal produttore al consumatore“.
  2. Rilanciare l’economia dell’Ue incentivando l’investimento privato. Con questo obiettivo si crea unoo strumento di sostegno alla solvibilità, operativo fin dal 2020, per mobilitare risorse private al fine di aiutare con urgenza le imprese europee econoicamente sostenibili che operano nei settori, nelle regioni e nei paesi più colpiti. La dotazione di bilancio di 31 miliardi di euro consentirà di reperire sostegno alla solvibilità per 300 miliardi di euro a favore delle imprese di tutti i settori economici e a prepararle all’economia più pulita, digitale e resiliente del futuro. Il potenziamento di InvestEU, il programma faro d’investimento europeo, che con una dotazione di 15,3 miliardi di euro permetterà invece di mobilitare investimenti privati in progetti in tutta l’Unione. Contestualmente si attua un dispositivo per gli investimenti strategici inserito in InvestEU che genererà, grazie al contributo di 15 miliardi di euro di Next Generation Ee, investimenti per un importo fino a 150 miliardi di euro nel miglioramento della resilienza dei settori strategici, specie quelli collegati alla transizione verde e digitale, e nelle catene fondamentali del valore nel mercato interno.
  3. Trarre insegnamento dalla crisi. Il nuovo programma per la salute EU4Health, con una dotazione di 9,4 miliardi di euro, è destinato a potenziare la sicurezza sanitaria e a prepararsi alle crisi sanitarie future mentre l’ampliamento del meccanismo di protezione civile dell’Unione “RescEU”, a cui sarà assegnato una dotazione di bilancio di 2 miliardi di euro per permettere all’Unione di far fronte a crisi future. Oltre 94 miliardi sono asseganti a Horizon Europe per finanziare le attività essenziali di ricerca nel campo della salute, della resilienza e della transizione verde e digitale. Previsto infine lo stanziamento di 16,5 miliardi di euro all’azione esterna e all’assistenza umanitaria per sostenere i partner dell’Ue nel mondo e il potenziamento di tutti gli altri programmi dell’Ue per allineare completamente il futuro quadro finanziario ai bisogni della ripresa e alle priorità strategiche.

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