Digital divide, i paesi emergenti vincono in ‘mobilità’

Pubblicato il 18 Giu 2009

I Paesi emergenti sono più “mobili” di quelli occidentali.
Stando ai dati di una ricerca online promossa da The Nielsen
Company, infatti, sembra che il tanto sbandierato divario digitale
tra economie emergenti e sviluppate non sia poi così grande. Anzi,
la differenza tra i due emisferi, sembra più qualitativa e sta nel
tipo di dispositivi utilizzati.
Mentre nei paesi occidentali gli utenti tendono a utilizzare
massicciamente dispositivi hardware come lettori Dvd e console da
gioco, nei mercati promettenti, in modo particolare in Asia,
riscuotono maggiore successo dispositivi di ultima generazione come
i telefoni con funzionalità video. A guidare i paesi in via di
sviluppo le Filippine, che si aggiudica il primo posto tra i 52
paesi analizzati dalla ricerca per avere il livello più alto di
utilizzo di una svariata gamma di dispositivi. Tra l’altro uno
dei cinque paesi asiatici a rientrare nei prime cinque posti della
classifica Nielsen e in testa anche in altre classifiche su
l’utilizzo dei media digitali e videogiochi.

Su 2600 utenti intervistati in tutto il mondo nella parte dedicata
all’intrattenimento per il 2008 (anni 2006/2008), quelli dei
paesi occidentali, al contrario si riconoscono per avere punteggi
migliori per prodotti meno “mobili”, come console, videogiochi
e lettori Dvd. Ma quando si passa allo streaming e al download di
contenuti, i paesi orientali, come la Cina non tengono il passo.
Inoltre “i consumatori asiatici preferiscono in larga misura la
tecnologia wireless al telefono fisso” come dice Klaas Hommez,
vicepresidente di Nielsen Entertainment e curatore della ricerca
per la parte sull’entertainment che spiega: “Ad esempio, i
consumatori evitano di acquistare console da gioco relativamente
costose per giocare online grazie agli abbonamenti.”

Hommez ha individuato anche altri fattori che spingono
all’utilizzo dei media digitali in molti paesi asiatici, come
l’ampio ricorso al cellulare dovuto all’utilizzo diffuso del
trasporto pubblico e alle politiche governative che hanno aumentato
l’accesso alla banda larga in Cina e a Singapore.
Se le Filippine rientrano tra i primi dieci paesi insieme a Cina,
Vietnam, Malesia e Tailandia, le quattro economie emergenti dei
Bric, Brasile, Russia, India e Cina, si sono piazzate ancora meglio
su base regionale. Il Brasile è secondo alle Filippine nella
graduatoria di utilizzo complessivo di media digitali ed è invece
al primo posto nella categoria musica.

Strano fenomeno quello della pirateria, che secondo Hommez “ha
mantenuto bassi i costi della musica sia su Cd che nel download”.
Le Filippine sono notoriamente un mercato dove il telefono
cellulare è ampiamente diffuso, fenomeno che si spiega con lo
scarso sviluppo della telefonia fissa. La ricerca ha evidenziato
elevati livelli di traffico per messaggi di testo e social
networking; un quinto del traffico del sito Friendster deriva solo
dalle Filippine. Benché l’infrastruttura a banda larga del paese
non sia paragonabile a quella di altri paesi asiatici, il paese
riesce in qualche modo a compensare grazie ad una diffusa rete di
locali pubblici che forniscono l’accesso a Internet. Hanno
conquistato i primi posti per il consumo complessivo di media
digitali gli Emirati Arabi, il Pakistan e la Russia.

La spiegazione per cui i media sono così utilizzati nel mondo?
Secondo la ricerca Nielsen il fattore che probabilmente spinge
maggiormente all’utilizzo di media digitali nei paesi emergenti
è l’età media della popolazione online, che in genere è dieci
anni più giovane di quella occidentale. Inoltre, dal momento che
la ricerca non fa differenza tra utenti che acquisiscono i
dispositivi in modo legale o illegale, i paesi in cui è presente
la piaga della pirateria tendono a ottenere risultati migliori.

Altra curiosità. nel consumo generale di media gli Usa si
aggiudicano uno scarso 34° posto. Ma non nei videogiochi,
classifica nella quale salgono al 27° posto. Stesso balzo in
avanti per uso dei giochi virtuali lo fanno anche Cina, Emirati
Arabi, Pakistan e Hong Kong che si piazzano tra i primi cinque,
dietro alle Filippine.

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