Decolla la sperimentazione dei servizi "reti amiche" in
30 Comuni italiani, che permetterà al notaio di accedere
direttamente ad informazioni anagrafiche, visure catastali e altre
informazioni sugli immobili.
Ad annuniciarlo durante la conferenza a Palazzo Chigi il ministro
per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato
Brunetta, presentando il protocollo fra il suo ministero e il
Consiglio nazionale del Notariato. «È un ulteriore tassello – ha
detto Brunetta – che per il momento riguarda 100.000 abitanti. Mi
piacerebbe che la rete dei Notai e l'Anci potessero
generalizzare questo mirabile prototipo portando da 100.000 a 60
milioni il numero di utenti».
Attraverso la sperimentazione di "reti amiche" fra notai
e comuni – ha spiegato il ministro – "si va dal notaio, si
chiede un certificato catastale e lo si ottiene allo stesse
condizioni del Comune. E non è necessario essere cliente del
notaio". Si tratta – ha commentato Brunetta – di una
"bella pagina di buona amministrazione, buone relazioni
professionali e buon governo". La sperimentazione – informa
una nota congiunta del ministero per la Pubblica amministrazione
del del Consiglio nazionale del Notariato – è operativa in 25
comuni in provincia di Padova, Borgoricco, Maserà di Padova,
Saccolongo, Saonara; di Verona, Bovolone, Castel d'Azzano,
Castelnuovo del Garda, Lazise, Minerbe, Negrar, Oppiano, Povegliano
Veronese, Salizzole, Soave, Sona, Terrazzo, Trevenzuolo; di
Vicenza, Brendola, Camisano Vicentino, Castelgomberto, Dueville,
Marano Vicentino, Montecchio Maggiore, Torri di Quartesolo e di
Venezia, Mirano. Sono in corso i lavori per estenderla anche ai
comuni di Forlì, Roma, Brescia e Prato. "Spero – ha detto
Brunetta – di arrivare entro pochi mesi ad un milione di abitanti
interessati.