Avere sotto controllo il mercato dell’energia, e poter contare su offerte personalizzate per i propri bisogni può rappresentare una carta vincente per le aziende, soprattutto per quelle di grandi dimensioni o che operano nei settori più tradizionalmente “energivori”, come ad esempio l’industria. I benefici di poter contare su una piattaforma digitale che sia in grado di mettere in contatto utenti e fornitori di energia in totale trasparenza, infatti, sono abbastanza evidenti. Si traducono – per gli energy manager, gli uffici acquisti e tutti coloro che devono gestire la fornitura energetica di un’azienda – in un risparmio sostanzioso di tempo, quello necessario a orientarsi tra i vari fornitori e scegliere le proposte più adeguate alle proprie esigenze, di denaro, perché in questo modo si può avere la certezza di aver selezionato l’offerta più conveniente, e di qualità delle forniture.
Se prima della “rivoluzione digitale”, infatti, le aziende potevano contare soltanto sulle competenze, sulle conoscenze e sull’intuito dei propri energy manager, oggi il digitale viene in loro aiuto con nuove possibilità tecnologiche, come quella di comparare le offerte in real time, oltre che di poter contare su proposte di contratto “ad hoc”, progettate su misura per ogni singola esigenza.
Si tratta in sostanza, come sempre quando si entra nel campo dei servizi digitali , con la garanzia della totale sicurezza dei dati trattati, di semplificare la complessità grazie a soluzioni che privilegiano la user experience, con dashboard digitali che possono offrire un quadro chiaro dei player presenti sui mercati di riferimento, che si tratti ad esempio di energia elettrica o gas, e delle loro politiche sui prezzi. In un sistema di concorrenza “trasparente” che avvantaggerebbe gli utenti finali e le condizioni di fornitura che verrebbero loro applicate.
Le aziende avrebbero inoltre a disposizione tutti i mezzi per controllare la qualità delle proposte e l’affidabilità dei singoli fornitori, oltre che l’opportunità di avvantaggiarsi di proposte a prezzo variabile gestendo le procedure di fixing dei prezzi con il massimo della semplicità. Un contesto, quest’ultimo, che prevede “naturalmente” una certa componente di rischio per gli utenti, che però può essere gestito con più semplicità e accortezza se si utilizzano strumenti digitali, come ad esempio l’utilizzo degli algoritmi per le previsioni dell’andamento dei prezzi.
Ad aver portato tra i primi il digitale nell’energy management in Italia è Yem, startup francese fondata nel 2019 da Nicolas Henn, manager impegnato da 15 anni nel settore e che da questa esperienza ha costruito la sua idea di “digital transformation” in questo verticale.
L’idea di una piattaforma digitale per monitorare il mercato dell’energia è particolarmente adatta al mercato italiano, dove si contano oltre 500 player che si spartiscono il mercato dei fornitori e dei rivenditori di energia: un contesto in cui orientarsi in modo “analogico” può essere particolarmente complicato anche per i manager più esperti. La scommessa più importante, dunque, rimane quella dell’accessibilità del mercato: un mercato pienamente accessibile diventa infatti per le aziende un mondo in cui muoversi con agilità e dai cui trarre il massimo dei vantaggi.
Per esemplificare la convenienza che il digitale può portare nel campo del tendering energia, quindi nel sistema delle gare per l’approvvigionamento energetico, basti pensare che fino a oggi le gare d’appalto per le forniture e i processi di acquisto di energia venivano spesso gestiti da soggetti esterni alle aziende, a causa del know-how specialistico che richiedevano. Poter affrontare questo processo attraverso una piattaforma digitale specializzata e semplice da leggere e da utilizzare, però, riporta direttamente sotto il controllo del management il controllo delle procedure, e offre loro una situazione dinamica in real time all’interno della quale orientarsi. Questo aspetto è particolarmente utile nel caso in cui ci si voglia avvicinare ai contratti a prezzo variabile attraverso il fixing. Chi infatti sceglie di avvalersi di contratti a prezzo fisso ha da una parte la sicurezza che questo costo non aumenterà nel corso dell’anno, ma dall’altra si preclude la possibilità di acquistare energia nel momento in cui i prezzi sono più bassi. Grazie al fixing del prezzo si ha invece l’opportunità di trasformare una quota parte della fornitura già acquistata in una fornitura a prezzo fisso. Per avere però una ragionevole certezza di scegliere un fixing vantaggioso il digitale può avere un ruolo centrale, nel caso di Yem grazie ai modelli basati su algoritmi del partner Ref-E, che sono in grado di prevedere l’andamento dei vari indici.
“La user experience è centrale nella nostra proposta, il primo obiettivo è di far perdere agli imprenditori meno tempo possibile in procedure burocratiche – sottolinea Nicolas Henn – Stiamo ricevendo feedback positivi. Usiamo la tecnologia per digitalizzare le procedure e semplificarle, ma all’ufficio acquisti o all’energy manager si lascia la possibilità di avere un contatto diretto con il fornitore: uniamo la componente smart del digitale con l’importanza del contatto umano, aspetto che rassicura molto sia gli energy manager sia gli imprenditori”.