Conto alla rovescia per il lancio di Msg-3, il terzo satellite Meteosat di Seconda Generazione, progettato e costruito da Thales Alenia Space per conto dell’Agenzia Spaziale Europea ed Eumetsat. La messa in orbita è prevista con un vettore Arianespace dal Centro Spaziale della Guiana francese il 5 luglio.
Grazie ai satelliti Meteosat di Seconda Generazione è stato possibile migliorare notevolmente l’analisi dei dati meteorologici in Europa, sin dai primi anni del 2000. Questi satelliti stabilizzati per rotazione (100 giri al minuto), infatti, ritrasmettono immagini ad alta risoluzione di Europa, Nord Atlantico e Africa, a beneficio di meteorologi e servizi meteo in tutto il continente europeo. La tecnologia avanzata che li contraddistingue ha notevolmente migliorato la qualità delle immagini, grazie al maggior numero di canali di osservazione, alle prestazioni radiometriche potenziate e ai cicli di rivisitazione dimezzati.
“I dati meteo influenzano molte decisioni dell’economia europea, soprattutto in materia di trasporti e produzione di energia elettrica – spiega Patrick Mauté, Vice President della divisione Optical Observation di Thales Alenia Space – Se comprendiamo meglio questi dati, a livello nazionale e internazionale, potremo prevedere condizioni climatiche rigide e persino pericolose, e quindi trasmettere queste informazioni per proteggere la popolazione. Queste risorse nello spazio sono una componente vitale per l’osservazione del clima globale e dei pianeti”.
Thales Alenia Space è prime contractor per i satelliti meteorologici europei. Dopo la consegna di sette satelliti Meteosat di prima generazione, a metà degli anni novanta Thales è stata scelta per realizzare anche i quattro satelliti di seconda generazione (Mgg). I primi due satelliti sono stati lanciati con successo ad agosto 2002 e a dicembre 2005. Il terzo componente di questa famiglia verrà posizionato in orbita geostazionaria a circa 36.000 chilometri, a longitudine 0°. Con un peso di oltre 2.000 kg al lancio, Msg-3 (rinominato Meteosat-10 una volta in orbita) è stato progettato per avere una vita operativa di sette anni. Dotato di 12 canali di acquisizione immagini, il satellite invierà un’immagine aggiornata ogni 15 minuti (rispetto ai 30 minuti dei satelliti di prima generazione).e opererà su 12 bande, dal visibile all’infrarosso, con risoluzioni spaziali da 1 a 3 km).