Reti “all photonics”, edge computing, digital twin, automazione: sono alcuni dei trend tecnologici destinati a modificare per sempre il panorama delle applicazioni di business aiutando le imprese a garantire sicurezza, crescita sostenibile, riduzione della pressione ambientale. Emerge dal report di Ntt Future Disrupted: 2021 secondo cui “la digital transformation nel 2021 sarà un imperativo, e non più una scelta”.
Le tecnologie, pronosticate oltre il 2021, riflettono l’impatto che la pandemia Covid-19 ha avuto sull’accelerazione della trasformazione digitale della società. Come evidenziato nell’Intelligent Workplace Report 2020 di Ntt, un’esperienza positiva dei dipendenti e dei clienti (EX e CX) costituirà le basi per le strategie future. Questa evidenza viene rafforzata da un’ulteriore ricerca di NTT – il Global Customer Experience Benchmarking Report 2020 – da cui si evince che il 70,5% delle organizzazioni ha indicato una migliore Cx quale fattore principale che sta guidando la loro trasformazione digitale.
“Nel 2021, prevediamo che il successo della CX dipenderà dalla disponibilità o meno di una strategia basata sui dati e ben documentata – dice Andy Cocks, Chief Go-to-Market Practices Officer di Ntt -. L’enorme mole di dati sui clienti a cui la maggior parte delle aziende ha accesso, raccoglie e gestisce da molteplici fonti è destinata ad aumentare già solo nel prossimo anno”.
I cinque trend in campo
Nel dettaglio, il primo trend sarà generato da reti completamente fotoniche spingeranno le comunicazioni globali: le Apn consentiranno una trasmissione end-to-end delle informazioni tra i terminali e i server e ci permetteranno di operare in un ambiente comunicativo sostenibile a bassissimo consumo energetico.
Ancora, la tecnologia di Cognitive Foundation (CF) avrà il potere di connettere e controllare qualsiasi cosa: la gestione centralizzata e l’allocazione agile delle risorse ICT fornirà l’abilità necessaria per integrare le diverse informazioni dei sensori – voce, video o altro – per supportare le iniziative di IoT.
Terza tecnologia emergente il Digital twin computing fornirà l’analisi predittiva integrando il mondo reale e virtuale: il Dtvanalizzerà differenti ambienti copiando, combinando e scambiando liberamente i vari digital twins di “cose” e persone. Queste informazioni verranno integrate all’interno di applicazioni come i sistemi di previsione per la congestione del traffico e potranno fare predizioni più accurate nell’ambito del controllo delle malattie.
Non non basta: l’evoluzione dovuta a utenti sviluppatori e robotic process automation modificheranno il panorama delle applicazioni di business: grazie alle piattaforme di low-code/no-code molte applicazioni di business verranno create direttamente dagli utilizzatori e grazie all’automazione scaricheranno i dipendenti dai task ripetitivi in modo che il loro tempo venga speso su attività a maggior valore aggiunto.
Per finire, il quantum e l’edge computing inaugureranno una nuova era per l’elaborazione: molti attività di elaborazione potranno essere eseguite localmente piuttosto che su cloud centrali che potrebbero causare ritardi. Per esempio, i sistemi visivi computerizzati delle automobili potrebbero processare e riconoscere le immagini immediatamente anziché inviarle al cloud per verifica.
Ruolo centrale della sicurezza informatica
“L’automazione – dice ancora Cocks – avrà un ruolo critico anche nelle iniziative di experience dei dipendenti. Ntt si aspetta di vedere un avanzamento e l’adozione dell’automazione dei processi robotici, del machine learning e dell’intelligenza artificiale. I datori di lavoro devono pensare seriamente al benessere e alla sicurezza dei proprio dipendenti. L’identità, i dati e gli analytics, gli strumenti di collaborazione, la sicurezza e l’automazione diventeranno le basi per migliorare l’esperienza dei dipendenti e, soprattutto, il loro benessere”.
Infine, la sicurezza informatica deve sostenere tutto ciò che viene implementato poiché il suo impatto, sia sulla fedeltà dei clienti sia sul benessere dei dipendenti, sarà ancora più incisivo nel 2021. L’Intelligent Workplace Report 2020 di Ntt ha, infatti, messo in evidenza che l’83,2% delle organizzazioni ha ripensato completamente la propria security per potere accogliere le nuove modalità lavorative indotte dalla pandemia.
La formazione sulle nuove applicazioni e i nuovi modi di lavorare sembra essere una delle priorità (in essere solo nel 42,8% delle aziende) che presenta un elevato livello di rischio. Informare i dipendenti in merito alle azioni necessarie, come gli aggiornamenti delle policy di sicurezza, il completamento dei programmi di security awareness, e su come questi supporteranno le loro attività quotidiane, indipendentemente dall’ubicazione, e su cosa ci si aspetti da loro è fondamentale per garantire il comportamento desiderato dei dipendenti e, ancora più importante, il loro buy-in sui problemi di sicurezza informatica.