E-HEALTH

Ricetta elettronica, i medici delle Marche sul piede di guerra

La Fimmg si mobilita contro la decisione della Regione di non rinviare l’avvio del sistema di invio. “Ci sono ancora troppe criticità”

Pubblicato il 03 Lug 2012

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La Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) delle Marche in stato di agitazione contro la ricetta elettronica. La decisione, presa dalla segreteria regionale lo scorso 12 giugno, è stata confermata dopo la comunicazione della Regione di non rinviare la scadenza del primo luglio nonostante le “numerose criticità segnalate” nel funzionamento del sistema.

“La ricetta elettronica – spiega il segretario regionale della Fimmg Marche, Massimo Magi – rappresenta uno sviluppo positivo sia per la professione medica che per i diritti dei cittadini e la medicina generale non si oppone a questa innovazione, anzi la vuole fortemente promuovere. Le regole però devono essere rispettate da tutti, compresa la Regione che non può disattendere il percorso di condivisione previsto dagli accordi, improntando il suo atteggiamento a maggiore trasparenza e puntando a una reale efficienza del sistema”.

Magi chiede poi alla Regione “come sta utilizzando i 17 milioni di euro ricevuti”. E perché “non vengono sfruttate le piattaforme esistenti a Jesi e Ascoli per creare la rete nel territorio secondo criteri di economicità e funzionalità, senza disperdere inutilmente risorse? Siamo sempre pronti al dialogo e al confronto – conclude Magi – ma anche molto determinati ad evitare che questa vicenda si trasformi in disagio per i cittadini e appesantimenti per la professione, non escludendo pertanto il ricorso allo sciopero della categoria”.

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