Donald Trump dà l’ennesimo, forse ultimo colpo alle Cina. Il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo che vieta gli investimenti in società cinesi legate alle forze armate di Pechino. Il divieto, più precisamente, è quello di investire in aziende che secondo i funzionari statunitensi sono di proprietà o controllate dall’esercito cinese. A dirlo è il sito di approfondimento politico “The Hill“.
Cosa prevede la nuova ordinanza
Nello specifico, l’ordinanza inibisce gli investitori americani che conducono transazioni in titoli quotati in borsa emessi da società cinesi designate dal segretario alla difesa come collegate all’ala militare del Partito Comunista, l’Esercito popolare di liberazione. La maggior parte di queste società non ha azioni negoziate negli Stati Uniti, ma molte vendono azioni, obbligazioni e altri titoli in mercati al di fuori della Cina continentale accessibili agli investitori americani. Le vendite effettuate per cedere titoli di tali società saranno consentite per un periodo della durata di un anno.
Si tratta della prima grande azione di Trump nei confronti della Cina da quando ha perso corsa per la rielezione allo sfidante Joe Biden. Economisti e analisti politici hanno sempre affermato che anche se Trump fosse stato sconfitto, probabilmente avrebbe lanciato diverse azioni contro Pechino prima di lasciare l’incarico il 20 gennaio. D’altra parte, alcuni funzionari statunitensi continuano a lamentare il fatto che il Partito comunista cinese al governo sfrutta l’accesso alla tecnologia e agli investimenti americani per espandere il suo esercito, già uno dei più grandi e armati al mondo.
L’ordine dovrebbe entrare in vigore l’11 gennaio, prima dell’inizio della nuova amministrazione Biden. Nel documento sono nominate una serie di società cinesi di alto profilo, tra cui Huawei e Hikvision Digital Technology. Il Dipartimento della Difesa, nel corso dell’estate, ha pubblicato un elenco di decine di aziende cinesi che ha identificato come collegate all’esercito cinese, tra cui aziende di telecomunicazioni, aviazione, aerospaziale, spedizioni e costruzioni: molti sono appaltatori militari o società statali come l’operatore telefonico China Telecom.