IL DOSSIER BANDA ULTRALARGA

Open Fiber, Enel si tiene il 10%?

Secondo indiscrezioni la energy company cederebbe al fondo Macquaire il 40%. Cdp in maggioranza con il 50%. Il dossier sul tavolo del cda convocato il 23 novembre

Pubblicato il 18 Nov 2020

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Enel potrebbe mantenere una quota del 10% in Open Fiber cedendo il 40% al fondo australiano Macquaire. Questa l’indiscrezione del Corriere della Sera secondo cui Cassa Depositi e Prestiti manterrebbe il suo 50% nella wholesale company divenendone quindi l’azionista di maggioranza.

La decisione potrebbe essere formalizzata già in occasione del prossimo cda della energy company guidata da Francesco Starace convocato il 23 novembre. L’offerta degli australiani è già arrivata da tempo ma fino ad oggi non è stata presa alcuna decisione sul da farsi, ma l’ipotesi che si profila è segno che si sta chiudendo il cerchio sul progetto AccessCo di Tim e Cdp che prevede il conferimento degli asset di rete di FiberCop (la newco a tre Tim-Kkr-Fastweb) e di Open Fiber per dare vita alla cosidetta rete unica delle Tlc. In occasione della presentazione dei dati finanziari l’Ad di Tim Luigi Gubitosi ha annunciato che lo scorporo della rete secondaria in FiberCop sarà completato entro fine anno e che la newco wholesale sarà operativa entro il primo trimestre 2021.

Tim intanto va avanti su sui piani di “espansione” del business: secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa, la telco starebbe trattando per acquisire una quota della payment company Satispay che conta circa un milione di utenti attivi. Il dossier sarebbe già in fase avanzata, si lege sul quotidiano torinese, secondo cui Tim avrebbe già quasi trovato la quadra con Banca Iccrea.

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