Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha approvato a Ginevra la sua prima risoluzione a difesa della libertà su Internet. Malgrado l’opposizione di Cina, Russia e India, sono state decine le nazioni che hanno appoggiato il testo, che è stato co-sponsorizzato da 85 paesi, 30 dei quali fanno parte del Consiglio.
“E’ la prima risoluzione delle Nazioni Unite che conferma che i diritti umani nel mondo di Internet devono essere protetti con lo stesso impegno che si mette nel mondo reale”, ha ha detto ai giornalisti l’ambasciatrice statunitense, Eileen Chamberlain Donahoe. Fra gli stati che hanno appoggiato l’iniziativa, l’ambasciatore della Tunisia, Moncef Baati, ha sottolineato l’importanza che il web ha avuto nelle rivolte che hanno portato alla destituzione del presidente Zine El Abidine Ben Ali.
“La libertà di espressione su Internet resta uno strumento essenziale anche dello sviluppo economico”, ha puntualizzato l’ambasciatrice. Fra gli altri paesi che hanno appoggiato la risoluzione per la promozione dei diritti umani online figurano Brasile, Nigeria, Svezia e Turchia.