Fervono i preparativi per l’avvio del supercomputer che Leonardo ha deciso di installare nel building della Fiumara di Genova: l’edificio, un tempo simbolo di Finmeccanica, sarà ora un nuovo polo di attrazione per chi si occupa di tecnologie al servizio dell’industria, in chiave 4.0 naturalmente.
“Si tratta di un ulteriore step nel nostro percorso di digitalizzazione, una delle direttrici di crescita della nostra azienda, nel lungo termine, contenute del nostro piano strategico Leonardo Be Tomorrow 2030”, ha spiegato Roberto Cingolani, Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo a margine della prima giornata della Genova Smart Week, la manifestazione in live streaming promossa dall’Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova per offrire un confronto su politiche e tecnologie per la rigenerazione e lo sviluppo delle Città. A occuparsi del supercalcolatore ci sarà un team di 68 risorse, 68 giovani selezionati tra oltre mille candidati, che dovrebbero riuscire ad “accendere” la struttura prima di Natale.
La sfida della digitalizzazione del manufacturing
“Per chi fa manifattura, come noi, il percorso è complesso perché richiede importanti sforzi: ma digitalizzare il disegno di un prodotto e creare il digital twin, ossia l’avatar di una tecnologia, garantisce una serie di vantaggi: non si usano materie prime finché non si è convinti che il prototipo non è funzionante, come già accade oggi per i crash test. L’intelligenza artificiale, per esempio, potrebbe far finire l’era del tagliando per la manutenzione dei veicoli, predicendo il momento giusto in cui avvisare che occorre fare la revisione. Digitalizzare oggi”, ha detto Cingolani, “inoltre vuol dire avere a disposizione una potenza di calcolo e di storage elevata. Il sistema complesso di un aeroplano non è poi molto diverso da quello di una città; serve un sistema di calcolo dalla potenza elevatissima, un posto dove si possano racchiudere tutte le informazioni per fare calcoli e statistiche, diventando predittivo: il cloud computing. Ecco, in sintesi, perché è così importante il super computer di Genova. E la ricaduta su Genova riguarderà sia le prospettive di lavoro, grazie al reclutamento di risorse che lavoreranno al supercomputer, sia l’apertura a collaborazioni con altre realtà del territorio”.