Troppo Fwa nella realizzazione delle rete a banda ultralarga di Open Fiber. Eolo chiede alla Ue di intervenire: secondo l’operatore Fixed Wireless Access la situazione è in contrasto con i presupposti dei bandi vinti da OF nelle aree bianche.
Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, la lettera alla DigiComp è stata inviata lo scorso 7 agosto e al centro della denuncia non ci sarebbe Open Fiber bensì Infratel.
A generare l’alzata di scudi di Eolo è l’idea che OF stia commercializzando servizi Fwa attivi nelle aree già coperte con investimenti privati della compagnia guidata da Luca Spada.
Cosa che non dovrebbe essere possibile – spiega il quotidiano – visto che per definizione le aree bianche sono quelle in cui sono previste risorse pubbliche perché non disponibili quelle degli operatori privati.
Il nodo cruciale sta nel fatto che la prima consultazione Infratel sulle aree bianche risale al 2015 quando l’Fwa non era valutata come comparabile all’Nga.
Nel tempo, però, la considerazione sulla tecnologia fisso-mobile si è modificata. A ottobre 2020 Eolo ha inviato alla spa nel Mise l’aggiornamento sulla copertura Fwa nella aree Bul. Il che però non ha portato all’eliminazione di quelle aree dal perimetro, come accaduto ad esempio per i nuovi piani Fttc di Tim.
Di qui la denuncia di Eolo che a fine ottobre avrebbe ricevuto da Bruxelles la richiesta di ulteriore documentazione.
Un intervento della DigiComp avrebbe un impatto diretto sulle modalità con cui Open Fiber porta la fibra nelle aree nel piano Bul.