Nuova tregua nel braccio di ferro del governo americano con la cinese ByteDance per la cessione della sua piattaforma TikTok a partner statunitensi. L’amministrazione Trump ha concesso a ByteDance una nuova proroga di sette giorni per giungere alla finalizzazione della vendita degli asset legati alla piattaforma dei video brevi, considerata da Donald Trump una minaccia per la cybersicurezza degli Usa.
L’amministrazione Trump aveva già concesso un’estensione della deadline imposta con un ordine esecutivo ad agosto e che ingiungeva a ByteDance di vendere entro 90 giorni (con scadenza il 12 novembre). Poi è arrivata una proroga di 15 giorni (ByteDance aveva chiesto un mese), che scade domani. Adesso la data ultima si sposta al 4 dicembre.
Una “nuova proposta” al vaglio del governo Usa
La decisione si deve, come riporta l’agenzia Reuters, al fatto che ByteDance ha presentato una nuova proposta al governo americano per risolvere le sue preoccupazioni in merito alla sicurezza di TikTok sulla gestione dei dati dei cittadini Usa e sui rapporti con il governo di Pechino. Un portavoce del dipartimento del Tesoro Usa ha confermato che i 7 giorni di proroga sono stati concessi per esaminare la proposta ricevuta di recente da ByteDance e che contiene delle modifiche rispetto ai documenti presentati in precedenza.
ByteDance ha inoltrato questa nuova proposta dopo aver svelato, il 10 novembre, che aveva già mandato quattro proposte all’amministrazione americana, inclusa quella che indicava “la creazione di una newco, interamente di proprietà di Oracle, Walmart e degli attuali investitori Usa di ByteDance, che avrebbero la responsabilità di gestire i dati degli utenti Usa di TikTok e la moderazione dei contenuti”.
La “tech war” contro TikTok
Donald Trump ad agosto ha firmato un ordine esecutivo che vieta qualunque tipo di interazione economica con ByteDance e le sue controllate”, perché la diffusione di “applicazioni mobili sviluppate e di proprietà di aziende della Cina minaccia la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia Usa”. Il presidente ha poi obbligato ByteDance a vendere la partecipazione nelle operazioni di TikTok negli Usa.
Dopo un primo interessamento di Microsoft, per acquisire TikTok si è formata una cordata Oracle/Walmart , che ha raggiunto a settembre un accordo preliminare con ByteDance. L’accordo, che ha ottenuto la benedizione di Trump, prevede il trasferimento delle attività globali di TikTok da ByteDance a una newco, TikTok Global, che sarà controllata per l’80% del capitale dalla società cinese, per il 12,5% da Oracle, individuata come “partner tecnologico sicuro”, e per il 7,5% da Walmart. Ma, come hanno sottolineato i media cinesi criticando l’atteggiamento del governo Usa, il cda di TikTok Global sarà composto prevalentemente da consiglieri americani (quattro su cinque membri).
ByteDance si è intanto difesa con una serie di ricorsi e appelli e ha attaccato la decisione del governo degli Stati Uniti di forzare una vendita delle attività come “arbitraria e capricciosa”. L’azienda ha anche evidenziato che il dialogo aperto con la commissione per gli investimenti esteri negli Stati Uniti per rispondere alle preoccupazioni di Washington è stato bruscamente interrotto nelle ultime settimane.
TikTok è accusata da Trump di captare in modo automatico “grandi quantità di informazioni” sugli utenti americani. ESecondo l’ordine esecutivo del presidente Usa, questa raccolta di dati potrebbe consentire al Partito comunista cinese l’accesso a informazioni personali e di proprietà degli americani, motivo per cui “gli Stati Uniti devono adottare azioni aggressive contro la proprietà di TikTok a tutela della sicurezza nazionale”.