MANOVRA 2021

Superbonus 110% (anche) per la fibra negli edifici: ok della Camera

Approvato dalla commissione Trasporti e Tlc l’emendamento sul credito di imposta per il cablaggio verticale. La prima firmataria, Enza Bruno Bossio (Pd): “Strumento efficace per superare il digital divide nelle città”

Pubblicato il 27 Nov 2020

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Un credito di imposta pari al 110% per incentivare la cablatura in Ftth degli edifici. Lo prevede un emendamento alla legge di Bilancio -prime firmatarie le deputate Pd Enza Bruno Bossio e Marianna Madia -approvato dalla commissione Trasporti e Tlc della Camera.

“Abbiamo presentato questo emendamento insieme alla collega Marianna Madia, emendamento che poi ha trovato tutto il consenso della commissione Trasporti e Tlc della Camera – spiega a CorCom, Enza Bruno Bossio – La proposta prende spunto da un’idea dell’ex commissario Agcom, Antonio Nicita, che appunto aveva lanciato l’ipotesi di estendere il superbonus per l’edilizia all’interventi di cablatura verticale degli edifici”.

“Si tratta – prosegue Bruno Bossio – di un emendamento particolarmente importante perché affronta il tema del digital divide nelle città. L’impossibilità di cablare in Ftth non è un limite che riguarda solo le aree bianche ma anche i centri urbani. In questo senso incentivare le fibra nei palazzi può essere uno strumento efficace pe superare l’impasse”.

Nella dettaglio l’emendamento, al fine di incentivare la modernizzazione del parco immobiliare del Paese, prevede la concessione di un credito d’imposta pari al 110 per cento delle spese, documentate e realizzate fino al 31 dicembre 2021, “finalizzate all’adeguamento degli stabili per le opere di realizzazione di infrastrutture fisiche interne adatte al passaggio di cavi in fibra ottica per la costruzione di reti di comunicazione ad alta capacità, prevedendo la necessaria separazione tra cavi per telecomunicazioni, cavi elettrici e cavi per servizi di videocitofonia, sorveglianza, telerilevamento”.

Il credito d’imposta è riconosciuto fino ad un importo massimo di euro 1000 per ciascuna unità immobiliare. La relativa spesa può essere attivata anche se richiesta da condomini rappresentanti 1/3 dei millesimi. La proprietà della infrastruttura interna così realizzata pertiene al condominio, mentre le reti in fibra ivi passate sono di proprietà dell’operatore o degli operatori che le posano.

Viene istituito, nello stato di previsione del Ministero delle finanze, un Fondo con una dotazione pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, dedicato al finanziamento dei lavori di dette infrastrutture fisiche interne agli stabili.

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, Agcom dovrà emanare un’apposita delibera che indicherà le specifiche tecniche per i cavidotti interni ai condomini, per il raccordo delle reti di comunicazione con gli stessi e per l’accesso degli operatori sul mercato. I lavori di realizzazione di dette infrastrutture e la posa di reti in fibra ottica potranno essere realizzati dagli operatori di settore qualificati dalla stessa Agcom.

Mef e Mise, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, dovranno adottare un regolamento ad hoc per stabilire gli ulteriori criteri e le modalità di attuazione del credito, anche per garantire il rispetto dei tetti di spesa.

Il superbonus è utilizzabile a decorrere dal 1° gennaio del periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state effettuate le spese. “Ai fini della fruizione del credito d’imposta, il modello F24 è presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento”, precisa l’emendamento.

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