Va alla società svedese Ericsson la guida tecnica del nuovo progetto di ricerca europeo sul 6G, Hexa-H, al via il prossimo primo gennaio con l’obiettivo di sviluppare la visione dei futuri sistemi 6G, insieme agli strumenti tecnologici chiave per connettere il mondo umano, fisico e digitale. La leadership dell’iniziativa sarà condivisa con la finlandese Nokia, lasciando ad Ericsson un coinvolgimento diretto in tre Paesi europei: Svezia, Turchia e Ungheria.
In qualità di responsabile tecnico, il contributo di Ericsson sarà fondamentale per gettare le basi per casi d’uso futuri, Mimo distribuito, intelligenza artificiale e machine learning (Ai/Ml) e per una visione e architettura d’insieme del 6G. Ericsson guiderà diverse attività, compreso il lavoro sugli abilitatori architetturali per il 6G.
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Un passo significativo verso la nuova tecnologia
Gli obiettivi di Hexa-X, che si concluderà a giugno 2023 ed è assegnato dalla Commissione europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Ue, includono la creazione di scenari e casi d’uso unici del 6G, lo sviluppo di tecnologie 6G fondamentali e la definizione di una nuova architettura per un fabric intelligente che integri i principali abilitatori della nuova tecnologia. In questo quadro, il progetto prevede la costituzione di un consorzio di stakeholder europei che costituiscono l’intera catena del valore delle future soluzioni di connettività – che include fornitori di rete, operatori, realtà che operano in mercati verticali, fornitori di tecnologia e importanti istituti di ricerca europei – e rappresenta un passo significativo verso la creazione delle basi tecniche per i futuri sistemi wireless 6G.
Affidabilità e sostenibilità al centro
All’interno del paper Outlook for 6G di Ericsson, sono identificati quattro fattori chiave che emergeranno nella “Era 2030” e che il progetto intenderà affrontare: affidabilità dei sistemi, sostenibilità grazie all’efficienza della tecnologia mobile, automatizzazione e digitalizzazione accelerate e connettività illimitata.
Hexa-X, in particolare, getterà le basi per unire il mondo fisico, digitale e umano, saldamente ancorati alla tecnologia wireless del futuro e alla ricerca architetturale, attraverso sei sfide da affrontare: connettere l’intelligenza; creare una rete di reti; preservare la sostenibilità; garantire una copertura globale del servizio; offrire un’esperienza estrema (bitrate estremi, capacità apparentemente infinita, localizzazione e rilevamento di precisione); garantire affidabilità.
“Siamo orgogliosi che Ericsson sia stata scelta come responsabile tecnico del progetto Hexa-X, insieme a un buon numero di partner dell’industria e del mondo accademico – afferma Magnus Frodigh, vice president e Head of Ericsson Research -. Nel 2030 saranno dieci anni che la società si troverà modellata dal 5G. Mentre continuiamo a far evolvere il 5G, è arrivato il momento di avviare attività di ricerca collaborative sul 6G. Il progetto Hexa-X sarà un importante veicolo per l’esplorazione congiunta tra l’industria e il mondo accademico europei, che insieme definiranno come l’evoluzione delle tecnologie esponenziali soddisferà le richieste e le opportunità previste per l’era 6G. La strada verso il 6G inizia oggi”.