Investimenti in sicurezza aumentati secondo il 96% dei manager IT italiani (contro il 92% worldwide). Eppure per il 36% degli italiani (il 51% su scala mondiale) l’infrastruttura di rete è ancora troppo frammentata per reggere l’urto delle sfide di fronte alle aziende digital first nel 2021. Emerge dall’indagine di Juniper Networks condotta in collaborazione con Vanson Bourne secondo cui il dipartimento IT delle aziende impiega in media quasi la metà del tempo per “far funzionare le cose” anziché per perseguire l’innovazione.
Le sfide per le aziende digital first
La rete, si legge nel rapporto, è alla base di tutte le moderne organizzazioni digital first e nel 2020, con l’adozione su larga scala del lavoro da remoto, ha assunto un ruolo ancora più cruciale. Ora più che mai, la rete è chiamata ad aiutare le organizzazioni a superare, e persino a prosperare, in una fase critica.
Questa situazione, tuttavia, comporta un maggiore livello di stress per i team IT, che non possono sempre contare sull’affidabilità della rete, le cui performance tendono a essere sovraccaricate. Senza considerare la maggiore richiesta di scalabilità e agilità che organizzazioni e utenti oggi si aspettano durante il lavoro.
Network management e sicurezza
Le sfide per le organizzazioni in termini di gestione di rete e sicurezza sono chiare: migliorare l’efficienza, aggiornare la rete e uscire dalla pandemia sono gli obiettivi principali delle imprese per i prossimi 12 mesi.
L’espansione della rete e l’adozione di nuove tecnologie come Internet of Things, 5G e cloud hanno incrementato i potenziali rischi e la necessità di proteggere la rete. La sicurezza informatica pertanto resta sempre una sfida, con i criminali informatici che trovano continuamente modi nuovi per infiltrarsi nelle reti ed eludere il rilevamento.
Quasi tutti gli esperti di reti e i professionisti della sicurezza intervistati (97%) ammettono che la loro organizzazione fatica a mantenere la rete protetta in modo efficace. In generale, ciò è dovuto al numero crescente di dispositivi e alla diffusione globale dell’IoT sulla rete (35%), alla carenza di competenze IT (34%) o alla capacità di integrare l’AI senza compromettere la sicurezza (34%), alla crescita degli ambienti ibridi cloud e on-premise (33%) e alla necessità di garantire la compliance (33%).
Manager italiani più “ottimisti”
Il 60% dell’intero campione è certo – o avverte la probabilità – che le organizzazioni rischino di non riuscire ad affrontare queste sfide. Ancora una volta, i più ottimisti appaiono gli italiani, dove questa percentuale scende al 38%.
La sicurezza della rete resta una delle sfide più significative che le organizzazioni dovranno affrontare nei prossimi 5 anni per l’83% del totale degli intervistati (89% in Italia). Secondo il campione intervistato, in assenza di investimenti, i problemi di sicurezza di rete non potranno che aumentare in futuro (totale 80%, Italia 84%).
Alla luce della pandemia, inoltre, la rete e la sicurezza delle organizzazioni hanno avuto problemi a causa della maggiore domanda di risorse per il 73% del totale e il 50% in Italia. Secondo il 70% degli intervistati (54% in Italia) la pandemia potrebbe limitare e restringere la spesa pianificata per la sicurezza di rete.
Servono reti threat-aware
“È evidente che i team IT necessitino di una soluzione per la sicurezza in grado di aiutare ad aumentare l’affidabilità e le performance di rete – dice Damiano Colla, Senior System Engineer, Juniper Networks Italia -. Lavorare con più vendor e utilizzare diverse soluzioni alla ricerca di una sicurezza di rete ottimale può complicare ancora di più le cose, ma spesso è l’ambiente reale in cui gli IT manager e i loro team devono operare. Ciò di cui le aziende hanno bisogno è di un vendor capace di offrire una rete sicura, realmente threat-aware e che consenta l’orchestrazione centralizzata dei task di sicurezza e automazione e che si integri facilmente con l’ambiente di rete esistente. Il risparmio di tempo e la maggiore efficienza che ne derivano consentiranno ai team IT di concentrarsi su ciò che è veramente importante: innovazione, agilità e preparazione al futuro”.