Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato sul sito istituzionale l’elenco dei 45 Poli italiani per l’innovazione digitale ritenuti idonei a partecipare alla call ristretta europea, cui saranno invitati i candidati presentati dagli Stati membri, e che porterà alla costituzione della rete degli European Digital Innovation Hubs.
I Poli di innovazione digitale nel contesto europeo
Nel contesto del “Programma Europa Digitale”, a sostegno della trasformazione digitale delle società e delle economie europee, è stata infatti prevista la costruzione di un network di poli di innovazione digitale (European Digital Innovation Hubs – Edih) cui sarà affidato il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria e della Pa attraverso l’adozione delle tecnologie digitali avanzate, Intelligenza Artificiale, Calcolo ad Alte Prestazioni, Sicurezza Informatica.
Le tappe del programma italiano scaturiscono da un Protocollo d’intesa siglato ad agosto tra il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell’università e della ricerca e il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, che ha lo scopo di strutturare la collaborazione istituzionale per la realizzazione della procedura di preselezione ed il cofinanziamento nazionale.
Per l’individuazione dei poli è stata prevista una procedura di selezione in due fasi: la prima, che è consistita nella preselezione nazionale volta ad individuare un elenco di soggetti che hanno capacità tecnico scientifica e giuridico amministrativa per partecipare alla rete. La seconda, culminata in una gara ristretta, gestita dalla Commissione europea, cui sono stati invitati i candidati presentati dagli Stati membri.
Gli Edih selezionati per l’Italia stipuleranno un contratto con il Ministero dello Sviluppo Economico relativo alle agevolazioni del cofinanziamento nazionale. Le agevolazioni che riceveranno gli Edih si compongono quindi di una quota europea e di una quota nazionale.
Le due fasi della procedura di selezione permetteranno ai Poli di avere una copertura dei costi ammissibili che in alcuni casi potrà essere pari al 100%.
Tenuto conto della massima dotazione finanziaria europea stimata per l’Italia per il periodo 2021-2027, il Ministero dello Sviluppo Economico ha corrispondentemente stanziato – con direttiva del Ministro del 13 agosto 2020 – 97 milioni di euro per il cofinanziamento delle iniziative destinatarie delle agevolazioni, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile. A tale quota potranno, inoltre, concorrere altri Ministeri, eventuali regioni, province autonome ed altre amministrazioni pubbliche mediante proprie risorse rese disponibili con apposito atto.
Verso la costruzione di partenariati sempre più competitivi
“La selezione di questi 45 progetti è il primo importante passo verso la creazione di centri unici di servizi cui sarà affidato il compito di assicurare la transizione digitale dell’industria – con particolare riferimento alle Pmi – e della pubblica amministrazione attraverso l’adozione delle tecnologie avanzate”, sottolinea il Sottosegretario del Mise Mirella Liuzzi. “Il ruolo del Mise sarà anche quello di aggregare alcune proposte selezionate al fine di costruire un insieme di partenariati ancor più competitivi, ottimizzando, inoltre, l’integrazione delle tecnologie emergenti con il più alto numero di settori tecnologici e industriali nelle diverse aree del Paese”, chiosa Liuzzi.