Ammonta a ben 53 miliardi di euro il calo di ricavi nel 2020 del comparto turistico, che risulta così il più colpito dalla crisi pandemica che ha investito il mondo. A scattare la drammatica fotografia è Isnart-Unioncamere, la quale rivela anche che per i primi tre mesi del 2021 si stima per il settore una perdita di ricavi di 7,9 miliardi di euro.
“In un contesto così complesso – afferma Roberto Di Vincenzo, Presidente di Isnart, l’Istituto di Ricerche Turistiche di Unioncamere – è fondamentale ripensare il modello organizzativo del settore, per sviluppare forme di turismo orientate alla produzione di valore, migliorando la qualità dell’offerta e aumentando i servizi forniti dai singoli operatori e dai territori: una scelta che presuppone anche nuovi modelli di analisi”.
Su queste basi nasce il nuovo Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, realizzato con il contributo tecnico scientifico di Isnart e presentato oggi nel corso del webinar “Turismo prossimo venturo: il rilancio riparte dai territori”, alla presenza fra gli altri del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini.
Osservatorio e Mappa: i due pilastri della ripresa
L’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio poggia su due pilastri: l’Osservatorio turismo Big data, il sistema italiano di data intelligence capace di integrare dati strutturati con open e big data, e la piattaforma Mappa delle opportunità, un sistema intelligente che consente una rappresentazione dei livelli di interconnessione tra destinazioni, prodotti, attrattori e i loro territori.
L’Osservatorio turismo Big data è la piattaforma digitale italiana dedicata alla lettura, anche previsionale, dei fenomeni turistici di livello nazionale e locale che le Camere di commercio mettono a disposizione delle istituzioni e degli operatori economici. La piattaforma raccoglie oltre 600 milioni di microdati acquisiti da fonti ufficiali, da open e big data, dall’interrogazione della rete e dei social network, consentendo analisi comparative su scala nazionale e locale fino alle singole destinazioni turistiche. I dati vengono elaborati e restituiti attraverso cruscotti interattivi per rispondere ad alcune esigenze fondamentali: l’analisi della domanda (per sapere chi sono, da dove vengono e cosa cercano i turisti e costruire offerte mirate); l’analisi dell’offerta (per conoscere composizione, tipologia e occupati delle imprese turistiche); l’analisi della competitività (per valutare l’attrattività delle imprese e delle destinazioni turistiche); l’analisi predittiva (per individuare in anticipo come evolveranno i flussi turistici, in base al loro andamento storico e a fenomeni emergenti).
La Mappa delle Opportunità, sviluppata per pianificare il futuro delle singole destinazioni turistiche grazie ad algoritmi creati allo scopo, aggrega invece in modo originale le variabili strutturali della destinazione turistica (caratteristiche, servizi e infrastrutture) con le informazioni della rete (reputazione, recensioni social e web). Per la prima volta si può così valutare il grado di adeguatezza di una destinazione turistica ricavando informazioni fondamentali per il suo sviluppo e per la pianificazione dei territori ad essa collegati. Una puntuale analisi del territorio che permette di individuarne i punti di forza e di debolezza, ciò che esiste e ciò che manca, per svilupparne il potenziale. Un modo innovativo ed efficace per progettare le politiche di marketing territoriale e per intercettare le diverse tipologie di domanda turistica come quella culturale, sportiva, enogastronomica, spirituale e naturalistica.
Sangalli: “Il sistema camerale può contribuire alla ripartenza”
“La situazione è veramente drammatica e occorre fare ogni sforzo per far ripartire un comparto così decisivo per il nostro Paese – sottolinea il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli -. Le Camere di commercio sono rimaste accanto alle imprese turistiche. Abbiamo investito per mettere in atto azioni tempestive, tagliate a misura di impresa: dal sostegno alla liquidità ai contributi per garantire la sicurezza dell’ospitalità sino agli interventi per la digitalizzazione”. Per Sangalli “il sistema camerale può contribuire alla ripartenza in collaborazione con le Regioni e il governo. Il rilancio non può che passare dalle grandi priorità: innovazione e digitale, green e giovani anzitutto”.
“L’Osservatorio – conclude Di Vincenzo – utilizza tecnologie avanzate per fornire dati e indicazioni che aiutano a comprendere in profondità la crisi, a studiarla, ad analizzarla e soprattutto ad anticiparne gli effetti e le ripercussioni sugli anni a venire. Risultati che le Camere di commercio mettono a disposizione delle imprese e dei decisori pubblici e privati.”.