Il 5G al servizio delle città italiane non solo per creare servizi ma per il controllo dei rischi. Il monitoraggio degli edifici a L’Aquila è lo use case presentato da Emilio Marchionna, Direttore Network Engineering di WindTre, nel corso dell’edizione di dicembre di Telco per l’Italia.
L’azienda guidata dal Ceo Jeffrey Hedberg, insieme a Open Fiber, si è aggiudicata uno dei primi bandi (nel 2017) pubblicati dal ministero dello Sviluppo economico per la realizzazione di un progetto sperimentale sul 5G a L’Aquila con l’obiettivo di costruire una “Città 5G”.
Marchionna ha illustrato, tra le varie applicazioni studiate, quella per il monitoraggio strutturale degli edifici in ottica di prevenzione dei danni sismici.
Sensori anti-sisma e manutenzione predittiva
Il 5G, ha raccontato Marchionna, ha permesso l’implementazione, in collaborazione con la città dell’Aquila, di un “sistema di monitoraggio degli edifici basato su soluzioni tecnologiche che consentono di avere piena ed immediata visibilità dei parametri strutturali più significativi e di segnalare eventuali anomalie e criticità”.
“Il progetto si avvale di fessurimetri, inclinometri, sensori di temperatura e umidità, che raccolgono le informazioni sull’edificio e le convogliano a uno switch di sito e poi a un terminale 5G. Questo le trasmette sulla rete di accesso radio e le manda a piattaforme di data analytics“, ha spiegato Marchionna.
Questa metodologia “permette il monitoraggio real time della salute degli edifici, sia in condizioni normali che di sollecitazione sismica”, ha proseguito il top manager di WindTre. “I dati possono essere utilizzati per la manutenzione preventiva, scongiurando danni. Elemento ancora più importante, visto che siamo uno dei Paesi a maggior rischio sismico, tutti i dati sulla sollecitazione delle strutture possono essere impiegati in modelli di ingegneria civile per ridurre i costi delle strutture antisismiche e della manutenzione dei nuovi edifici”.
Questi risultati sono possibili grazie alle caratteristiche di velocità e bassa latenza del 5G: “È fondamentale poter contare su tempi prevedibili e controllabili di trasmissione dei dati”, ha sottolineato Marchionna.
Elettrosmog, una “spada di Damocle”
WindTre “investirà molto sul 5G nel 2021”, ha anticipato Marchionna; l’azienda andrà avanti nonostante alcune perplessità sul quadro normativo. In particolare Marchionna ha definito una “spada di Damocle” i severi limiti italiani alle emissioni elettromagnetiche, che rendono “difficile fare progetti di vasta copertura, soprattutto indoor”.
“Tutti gli use case sono molto importanti”, ha concluso Marchionna, “ma è fondamentale poter dare capacità alle reti”. Senza questo requisito, per il Direttore Network Engineering di WindTre non c’è possibilità per l’Italia di assistere a un vero decollo dei servizi mobili, compresi quelli abilitati dal 5G.