E’ partita sul sito di DigitPA la consulatazione pubblica telematica sulle Smart City. La consultazione è aperta fino al prossimo 19 agosto e ha lo scopo di condividere con un’ampia platea di specialisti e di amministrazioni il documento “Raccomandazioni alla pubblica amministrazione per la definizione e sviluppo di un modello tecnologico di riferimento per le Smart City”, elaborato dal Gruppo di Lavoro “Smart City” di DigitPA. Il documento presenta una proposta di modello di riferimento, delinea un’ipotesi di governance del sistema delle Smart City e prospetta un approccio metodologico in ambiti specifici (per esempio mobilità, sicurezza pubblica urbana, e-education, e-government).
Le Raccomandazioni intendono offrire supporto alle pubbliche amministrazioni per la piena realizzazione del paradigma delle Smart City secondo un approccio multidisciplinare e integrato che consente l’effettiva costruzione di luoghi intelligenti partendo dai bisogni della città e dagli obiettivi che si vogliono perseguire attraverso l’innovazione digitale. Perché ciò si realizzi occorre individuare un unico modello di riferimento sul quale convergere al fine di ottenere integrazione, cooperazione, inclusione e massimizzazione degli investimenti e degli obiettivi delle amministrazioni pubbliche. I contributi possono essere inviati a: smartcity@digitpa.gov.it.
Tre giorni fa l’Ue ha stanziato 365 milioni di euro per la dimostrazione di questi tipi di soluzioni tecnologiche urbane. Il commissario europeo per l’Energia Guenther Oettinger in occasione del lancio della “Smart cities and communities european innovation partnership”, in sigla Scc. Solo per il 2013, “sono stati stanziati per la dimostrazione di questi tipi di soluzioni tecnologiche urbane 365 milioni di euro di fondi Ue”.
Una delle pià grandi sfide che affronta l’Ue è sull’individuazione del modo migliore per progettare e adattare le città in ambienti intelligenti e sostenibili. “Quasi tre quarti degli europei vive in città, consumando il 70% dell’energia dell’Ue – spiega una nota – e i costi di congestione dell’Europa rappresentano circa l’1% del suo Pil ogni anno, e la maggior parte si trova nelle aree urbane. Le tecnologie urbane intelligenti possono dare un contributo fondamentale per contrastare molte sfide urbane”.
Il lancio del progetto “mira a stimolare lo sviluppo di tecnologie intelligenti nelle città, mettendo insieme le risorse di ricerca di energia, i trasporti e Ict, e la loro concentrazione su un numero limitato di progetti dimostrativi che saranno realizzato in collaborazione con le città”. Attualmente molti ostacoli “limitano il potenziale di innovative tecnologie intelligenti – puntualizza la nota – In tempi di crisi economica, le aziende e le città sono anche restie a portare su scala industriale e distribuire rapidamente le tecnologie innovative, nonostante i risparmi sui costi potenziali e di riduzione delle emissioni a lungo termine”.