BORSA

Pmi innovative, confermato il beneficio fiscale del 50% per le quotate all’Aim

L’Agenzia delle Entrate con una circolare mette fine alla “diatriba” e riconosce l’agevolazione introdotta dal Decreto Bilancio. Lambiase, IR Top Consulting: “Eccellente opportunità per gli investitori a medio lungo termine presenti sul mercato”

Pubblicato il 05 Gen 2021

grafi

Nessun cambio di passo e nessuna “scure” sulle Pmi innovative quotate all’Aim. Con la circolare n. 32 del 23 dicembre (qui il documento) – a conclusione della consultazione pubblica relativa alla “Nozione di mercato regolamentato rilevante nella normativa in materia di imposte sui redditi” – l’Agenzia delle entrate conferma il mantenimento delle agevolazioni fiscali delle Pmi innovative quotate all’Aim.

L’agevolazione fiscale ammonta al 50% dell’investimento (a titolo di capitale e sovrapprezzo, direttamente o per il tramite di Oicr che investano prevalentemente in Pmi innovative, il tutto nei limiti del regime “de minimis”) introdotta dal Decreto Rilancio (d.l. 19 maggio 2020, n. 34) e riguarda il 41% delle società quotate all’Aim, qualificate appunto come Pmi Innovative.

“Siamo molto soddisfatti di questa positiva posizione dell’Age a favore delle Pmi Innovative che si quotano sui sistemi multilaterali di negoziazione (o Mtf) e in particolare su Aim Italia che riconosce il ruolo determinante di questo strumento per lo sviluppo dell’equity e la valenza strategica degli incentivi nell’indirizzare gli investimenti in economia reale a favore delle Pmi”, commenta Anna Lambiase, fondatore e ceo di IR Top Consulting, boutique finanziaria specializzata nell’Advisory per la quotazione in Borsa. “L’Osservatorio Aim rileva come l’investimento medio degli investitori professionali su Aim sia pari a 300.000 euro, pertanto il mantenimento della disciplina agevolativa per le società quotate all’Aim e la nuova detrazione Irpef maggiorata pari al 50% dell’importo investito a titolo di capitale, rappresentano un’eccellente opportunità, anche fiscale, per gli investitori a medio lungo termine presenti su questo mercato. La quotazione in Borsa, che su Aim è finalizzata prevalentemente alla raccolta di capitale per finanziare la crescita consente alle società di proseguire gli investimenti in innovazione e ricerca e sviluppo, oltre che in personale qualificato e nell’internazionalizzazione”.

In dettaglio, l’Osservatorio Aim aveva inviato all’Agenzia delle Entrate, lo scorso 14 settembre, un proprio parere sulla questione esprimendo l’esigenza di conservare le agevolazioni delle Pmi innovative quotate su Aim Italia ai fini fiscali, anche qualora tale mercato fosse stato qualificato alla stregua di un “mercato regolamentato”. La qualificazione di tutti gli “Mtf” quali “mercati regolamentati”, avrebbe comportato per tutte le Pmi innovative quotate all’Aim, la decadenza di tutte le agevolazioni fiscali previste per tali soggetti.

L’Osservatorio evidenziava il notevole impatto dell’operazione considerato che le società qualificate come Pmi innovative rappresentano il 41% del totale delle quotate all’Aim e circa il 25% dell’intera capitalizzazione del mercato azionario.

L’Agenzia delle Entrate, nel paragrafo “”eccezioni” della Circolare n. 32 del 2020, conferma la disciplina fiscale agevolativa prevista per le Pmi innovative, anche se le loro azioni sono quotate in un Mtf. In altre parole – spiega IR Top Consulting – nel contesto della disciplina agevolativa delle Pmi innovative, l’equiparazione tra Mtf e mercati regolamentati non sussiste: “il legislatore ha inteso incentivare espressamente l’investimento nelle Pmi quotate negli Mtf e quindi sterilizzare gli incentivi in commento per effetto dell’assimilazione degli Mtf ai mercati regolamentati significherebbe avversare le finalità perseguite dal legislatore il quale, sin dall’introduzione delle norme agevolative aveva espressamente  previsto il mantenimento delle agevolazioni per le società quotate all’Aim. Nel rispetto di tutti gli altri requisiti previsti dalla disposizione agevolativa, pertanto, la quotazione delle azioni di tali imprese in un sistema multilaterale di negoziazione non farà venir meno la qualificazione di Pmi innovativa”.

L’investimento massimo detraibile al 50% è pari a 300.000 euro all’anno e la disciplina della “detrazione maggiorata” – di cui si attende il decreto ministeriale attuativo – si applicherà in via prioritaria rispetto a quella ordinaria del 30%. “La nuova detrazione Irpef maggiorata pari al 50% dell’importo investito a titolo di capitale, rappresenta un’ottima forma di incentivo per gli investitori a medio lungo termine presenti su questo mercato”, evidenzia IR Top Consulting. L’Osservatorio Aim ha infatti rilevato come l’investimento medio su Aim sia pari a 300.000 euro; per importi investiti oltre tale soglia si applicherà in ogni caso la detrazione ordinaria del 30% (fino a un massimo annuo di 1 milione di euro), operante peraltro anche per le persone giuridiche mediante deduzione Ires per un ammontare massimo annuo di 1.8 milioni di euro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati