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Via a Kitt, il veicolo di investimento per i manager e gli imprenditori dell’Ict

In campo il fondo Kyma, Andrea Rangone – presidente di Digital360 e docente del Polimi – e Stefano Mainetti, fondatore di Webscience e doDigital ed executive advisor del PoliHub. Si punta a fornire ai leader tutte le competenze e le conoscenze per avviare progetti innovativi e spingere il new business. In campo risorse stimate fino a 25 milioni

Pubblicato il 11 Gen 2021

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Dare vita ad una piattaforma per supportare i migliori imprenditori e manager italiani operativi nell’industria del software e dell’Ict mettendo a fattor comune le tecnologie adottate nei vari comparti di attività e business per consentire ai leader di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per portare avanti progetti e iniziative innovativi in grado di spingere la competitività aziendale e individuare nuove opportunità di business. Questa la mission di Kitt, il veicolo di investimento frutto dell’accordo tra Kyma – il fondo dedicato alla trasformazione digitale delle Pmi italiane tenuto a battesimo lo scorso novembre – Andrea Rangone, Presidente e co-fondatore di Digital 360 e professore ordinario di Digital Business al Politecnico di Milano, e Stefano Mainetti, fondatore delle società Webscience e doDigital nonché Executive Advisor del PoliHub.

La piattaforma Kitt potrà dunque contare su un mix di competenze unico nel suo genere, integrando la solida esperienza di private equity e l’eccellente track record di creazione di valore del team di Kyma, con la profonda conoscenza delle varie tecnologie da parte di Andrea Rangone e Stefano Mainetti, costruita tramite oltre vent’anni di esperienza nel mondo dell’Ict. Già individuate una serie di società con le quali iniziare i progetti di aggregazione e all’atto del primo investimento sarà costituito il veicolo Kitt, con risorse stimate fino a 25 milioni erogate direttamente da Kyma e dai suoi investitori ai quali si darà possibilità di co-investimento diretto. Il capitale sarà utilizzato sia per acquisire quote societarie sia in aumenti di capitale per finanziare progetti di sviluppo e crescita accelerata.

“Siamo convinti che il settore italiano dell’Ict sia caratterizzato da imprenditori che opportunamente supportati con adeguati capitali possono accelerare percorsi di crescita sia interna (organica) che esterna (M&A) – sottolineano Andrea Rangone e Stefano Mainetti – È importante saperli individuare e affiancarli nel percorso di crescita a tutto tondo. Per questo motivo Kitt si fonda su un connubio multidisciplinare in cui si integrano le nostre conoscenze del settore Ict, sia a livello tecnologico che di modelli di business con le comprovate competenze nel private equity e nella creazione di valore da parte di Kyma”.

Il Presidente di Kyma Investment Partners Sgr, Luciano Hassan, ricorda che “il mondo italiano dell’Ict vale oggi più di 40 miliardi di euro e lo riteniamo decisamente interessante per dinamiche di mercato e tassi di crescita”.  La piattaforma Kitt rappresenterà uno dei verticali di investimento del fondo Kyma, “che conferma così la sua strategia di aiutare il Paese nel processo di innovazione e di trasformazione tecnologica, aiutando le Pmi, che oggi mancano di scala, ad aggregarsi per crescere più velocemente e competere sui mercati internazionali”, evidenzia il presidente.

Carlo Privitera, Digital & Operating Partner di Kyma Investment Partners Sgr spiega come funzionerà il progetto: “Attraverso una strategia di buy&build ben definita, selezioneremo le migliori realtà italiane in ambito Ict e le supporteremo in un percorso di crescita accelerata che sarà  frutto di maggiori risorse finanziarie, una migliore capacità di go-to-market, sviluppo di eccellenti competenze gestionali e manageriali, e accesso a un vasto network di talenti nazionali ed internazionali, funzionale a sviluppare e migliorare ulteriormente i servizi offerti. Nella selezione dei target inoltre, porremo attenzione particolare a quelle tecnologie e soluzioni innovative che supportino le piccole e medie imprese nel loro percorso verso un business più sostenibile e responsabile”.

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