Red Hat, Inc., leader mondiale nella fornitura di soluzioni open
source, ha annunciato i risultati finanziari relativi al primo
trimestre 2010, chiuso il 31 maggio 2009.
Il fatturato totale del trimestre è stato di $174,4 milioni,
registrando una crescita dell’11% rispetto allo stesso
trimestre dello scorso anno. Il fatturato legato alle
sottoscrizioni è stato di $148,8 milioni, con un incremento del
14% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
“Siamo molto soddisfatti di aver registrato risultati migliori
delle aspettative in termini di fatturato ed Eps nel primo
trimestre”, commenta Jim Whitehurst, Presidente e Ceo di Red
Hat. “La crescita di Red Hat è guidata in parte dalla nostra
abilità di consentire risparmi significativi in un ambiente IT
difficile. Le nostre soluzioni open source abilitano nuove
funzionalità, efficienze e capacità nelle infrastrutture
mission-critical dei clienti”.
Il flusso di cassa operativo ha raggiunto i $61,2 milioni nel
trimestre rispetto ai $63,4 milioni del primo trimestre 2009. Al
termine del quarter, il fatturato differito dell’azienda
ammontava a $567,3 milioni, con una crescita del 15% rispetto
all’anno precedente. Tra contanti ed investimenti convertibili,
l’azienda vantava al 31 maggio 2009 una liquidità di $884,5
milioni.
“Anche se focalizzati sulla gestione dei costi e l’aumento di
efficienza, continuiamo a investire in opportunità di crescita
negli ambiti middleware, virtualizzazione e cloud computing”,
aggiunge Charlie Peters, executive vice president e Cfo di Red
Hat. “Questi sforzi hanno contribuito a una crescita
dell’utile operativo del 19% rispetto allo scorso anno e a una
notevole liquidità. Nel corso del trimestre abbiamo riacquistato
$47 milioni di azioni ordinarie rafforzando il nostro bilancio
con un aumento sequenziale del 5% in contanti e investimenti. Su
base annua, abbiamo ridotto dell’11% le azioni circolanti”.
In primo piano l’annuncio della strategia JBoss open choice
volta a soddisfare le esigenze di sviluppatori e di un mercato in
evoluzione abbracciando una vasta gamma di modelli, framework e
linguaggi di programmazione. Sulla base di tale strategia, Red
Hat oggi offre soluzioni per tutti i più comuni workload
applicativi su Java, dalle semplici applicazioni web a quelle
Java più ricche, fino alle applicazioni basate di Java
Enterprise edition (Ee). Inoltre, le piattaforme JBoss supportano
una serie di noti modelli di programmazione, tra cui Spring
framework, Seam e Google web toolkit. A conferma della strategia
di virtualizzazione presentata dalla società, Red Hat ha
annunciato inoltre la disponibilità della versione beta della
gamma di prodotti Red Hat Enterprise virtualization, tutti
integrati con l’hypervisor Kvm. La release beta comprende un
nuovo prodotto per la gestione della virtualizzazione dei server.
Le soluzioni Red Hat Enterprise virtualization sfrutteranno
l’ampio ecosistema di partner certificati dell’azienda e
offrirà ai clienti flessibilità, libertà di scelta ed
efficienza.