AIUTI DI STATO

Banda ultralarga per le scuole: la Ue approva piano italiano da 325 milioni

Le risorse destinate a 12mila istituti. La commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager: “La misura sosterrà le attività di studenti ed educatori, anche nel contesto della pandemia, garantendo loro accesso a strumenti didattici online”

Pubblicato il 21 Gen 2021

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Ok dell’Europa al piano di connettività italiano destinato alle scuole. Nel quadro delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, la Commissione europea ha approvato un sostegno pubblico di 325 milioni di per dotare 12.000 scuole italiane di una connessione Internet ultraveloce. In linea con gli obiettivi dell’Ue in materia, le scuole che beneficeranno della misura si trovano in zone del territorio italiano in cui la connettività è insufficiente.

“Il regime di aiuti italiano da 325 milioni permetterà a 12.000 scuole di avere una connessione Internet ultraveloce – spiega la commissaria alla Concorrenza, Margrethe Vestager – La misura aiuterà gli studenti e gli educatori anche nel contesto della pandemia di coronavirus, dando loro accesso agli strumenti didattici online attuali e futuri. Questa decisione consente l’uso di fondi pubblici per fornire servizi Internet ad altissima velocità alle scuole in zone del territorio italiano in cui gli investimenti privati sono insufficienti.”

Il regime mira a offrire alle scuole italiane Internet ultraveloce con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di una rete in grado di fornire velocità di upload e download di 1 gigabit al secondo (Gbps).

La misura notificata dall’Italia alla Commissione riguarda solo le scuole in cui non esiste attualmente una rete a banda larga con velocità di download superiore a 300 megabit al secondo (Mbps) né ne è prevista la realizzazione nel prossimo futuro. L’Italia ritiene che la connessione Internet ad altissima velocità sia necessaria ai servizi didattici online diventati fondamentali nel contesto della pandemia di coronavirus.

Le autorità italiane hanno effettuato una mappatura completa dell’infrastruttura disponibile e proceduto a una consultazione pubblica al fine di individuare le zone interessate e le scuole ammissibili.

La Commissione ha valutato la misura ai sensi delle norme Ue sugli aiuti di Stato, in particolare degli orientamenti sulle reti a banda larga del 2013, e, tenendo conto degli elementi di cui sopra, ha concluso che gli effetti positivi del regime sulla concorrenza e sulla connettività a banda larga, in particolare per le scuole, superano i potenziali effetti negativi determinati dall’intervento pubblico.

Su queste basi la Commissione ha concluso che il regime è conforme alle norme unionali sugli aiuti di Stato e contribuisce agli obiettivi strategici dell’UE definiti nell’agenda digitale europea e nella comunicazione “Verso una società dei Gigabit europea”.

“E’ una priorità del Mise, assieme ai voucher per la digitalizzazione delle famiglie e delle imprese, e l’approvazione in tempi rapidi da parte della Commissione europea testimonia il lavoro di squadra messo in piedi in questi mesi tra Roma e Bruxelles. Continuiamo a lavorare, è la direzione giusta”, ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Gian Paolo Manzella.

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