La continua implementazione del 5G sospinge Ericsson verso performance sempre migliori: la società ha infatti annunciato un aumento dei profitti nel 2020, accompagnato dalla registrazione di una solida redditività durante la pandemia di Covid-19.
Il produttore svedese di apparecchiature per le tlc ha registrato un utile netto annuo di 17,5 miliardi di corone (1,7 miliardi di euro), contro i 2,2 miliardi di un anno prima, anno che era stato notevolmente appesantito da un accantonamento. In un anno il fatturato è cresciuto del 2%, a 232 miliardi, più di quanto previsto dagli analisti (229,6 miliardi attesi).
Le vendite nella regione del Nord America, dove Ericsson realizza circa un terzo del proprio fatturato, sono cresciute del 5% anno su anno. Il margine lordo (escluse le ristrutturazioni), indicatore preferito dal produttore di apparecchiature per misurare la propria redditività, ha raggiunto il 40,6%, con un incremento di 3,1 punti su un anno. Nel quarto trimestre l’utile è salito a 7,2 miliardi di corone e il fatturato a 69,6 miliardi.
“Oggi leader nel 5G con 79 reti operative”
“La pandemia ha fatto progredire rapidamente la digitalizzazione delle società, stiamo assistendo sempre più a segnali che Paesi e aziende vedono il 5G come una tecnologia chiave“, ha commentato l’amministratore delegato del gruppo svedese Borje Ekholm. “I nostri investimenti in ricerca e sviluppo – ha aggiunto – hanno continuato a guidare sia la leadership tecnologica sia l’efficienza dei costi, che hanno portato ad un aumento della quota di mercato e al miglioramento delle prestazioni finanziarie. Oggi siamo leader nel 5G con 127 contratti commerciali e 79 reti operative in tutto il mondo. Le vendite sono aumentate del 5% per l’intero anno. Il nostro margine operativo del 12,5% (5,0%) ha superato il nostro obiettivo per il 2020 e ha raggiunto la fascia obiettivo del Gruppo 2022 con due anni di anticipo”.
“I fondamentali aziendali a lungo termine rimangono forti e continueremo a investire per rafforzare ulteriormente il nostro portafoglio e accrescere la nostra presenza globale – ha concluso – . Sebbene prevediamo un impatto negativo temporaneo durante il 2021 a causa dell’ammortamento dei beni immateriali, dell’aumento dei costi per l’espansione del mercato e degli investimenti per rafforzare la nostra attività a lungo termine, rimaniamo pienamente impegnati verso l’obiettivo a lungo termine dell’Ebita del 15-18%”.