Il cda di Tim riunitosi ha approvato all’unanimità i criteri di selezione per la lista dei candidati da presentare all’assemblea dei soci per il rinnovo dell’organo stesso.
Come da procedura, approvata lo scorso 20 gennaio, si legge in una nota del gruppo Tim, il presidente Salvatore Rossi ha riferito “del riscontro al sondaggio preliminare dell’azionariato e dei rappresentanti del mercato, che ha rilevato da parte di Vivendi e dei rappresentanti del mercato supporto all’iniziativa”, mentre Cassa Depositi e Prestiti “si è riservata in relazione all’esigenza di sottoporre al proprio Consiglio di Amministrazione ogni decisione in merito”.
Il presidente di Tim ha inoltre illustrato l’esito delle prime analisi svolte con l’advisor Egon Zehnder, esponendo poi la proposta in merito ai criteri di selezione da applicare nell’elaborazione della lista. Il cda, acquisito il parere favorevole del Comitato per le nomine e la remunerazione, ha approvato all’unanimità il documento “recante la proposta, che è stato trasferito a Egon Zehnder per l’avvio delle ricerche”.
Il prossimo cda si riunirà il 18 febbraio, mentre il 23 febbraio è in calendario il board per approvare il bilancio 2020. L’assemblea dei soci che dovrà nominare il nuovo board è invece prevista per il 31 marzo prossimo.
Lo scorso 20 gennaio il cda di Tim ha deciso all’unanimità di avvalersi della facoltà – da tempo contemplata dallo Statuto – di presentare una propria lista in vista del rinnovo del Consiglio. Si tratta di una novità nella storia di Tim ed è stato dato mandato al Presidente Salvatore Rossi di coordinare le attività propedeutiche alla definizione dellai lista dei candidati proposta dal Consiglio stesso.
“La delibera presa all’unanimità oggi dal Consiglio di Amministrazione di Tim di proporre alla prossima Assemblea una propria lista di candidati per il Consiglio futuro, segna un momento importante nella vita dell’organo. Un momento anche simbolico – commentava il presidente Rossi -. Un Consiglio nato da una contrapposizione forte tra soci, che ha vissuto al suo interno confronti anche aspri nella prima metà del suo mandato, per poi trovare nella seconda metà un equilibrio costruttivo, di cui il percorso avviato oggi è la riprova concreta. Il fatto in sé mi sembra da salutare con grande favore”.