IL TEST

Huawei, il Cern “promuove” il cloud storage

Il sistema di archiviazione dell’azienda cinese ha superato il performance test dell’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Hughes: “Enorme opportunità per sviluppare ulteriormente le nostre soluzioni”

Pubblicato il 19 Lug 2012

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Huawei ha annunciato oggi che il suo sistema di cloud storage ha superato il performance test dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (Cern), il più grande laboratorio a livello mondiale di fisica delle particelle. Il centro dati del Cern, noto anche come Worldwide Lhc Computing Grid (Wlcg) Tier-0, rappresenta una risorsa di calcolo su base globale che permette di immagazzinare e analizzare oltre 20 Petabyte di dati prodotti ogni anno dal Large Hadron Collider (Lhc).

Il Cern openlab è stato creato per sviluppare sistemi IT innovativi e avanzati che vengono utilizzati dalla comunità Lhc e realizzati grazie all’impegno congiunto del mondo scientifico e dell’industria. La scalabilità del sistema di archiviazione è fondamentale, proprio per il fatto che il laboratorio deve soddisfare la crescente domanda di archiviazione dei dati da parte dei fisici del Cern. Questa forte crescita di dati da elaborare ha spinto il Cern a valutare nuove tecnologie di storage.

Con l’adesione al Cern openlab in qualità di membro sostenitore, Huawei intende dedicarsi in particolare alla ricerca dell’applicabilità di nuove tecniche e architetture di archiviazione dell’elaborazione dei dati ottenuti dagli esperimenti di Lhc nel campo della fisica ad alta energia.

All’inizio del 2012, il sistema di cloud storage di Huawei è stato consegnato al Cern, in tre mesi sono stati completati l’installazione e la valutazione dei benchmark delle performance. Al termine di questa fase, il cloud storage di Huawei ha ottenuto risultati eccellenti nella lettura e scrittura dei dati su larga scala e con scalabilità orizzontale. Il sistema offre anche la manutenzione intelligente con opzione di auto-ripristino che consente di ridurre significativamente le spese di gestione, oltre a potenziare in modo efficace la disponibilità e l’affidabilità del sistema di archiviazione.

I risultati del test di validazione hanno così dimostrato che questa innovativa architettura hardware e software è conforme ai requisiti di archiviazione su larga scala. “Il Cern sta per raggiungere i limiti della tecnologia per la simulazione e l’analisi ad altissima intensità. La nostra collaborazione con Huawei è caratterizzata da un nuovo e straordinario approccio, in cui l’originale architettura di Huawei amplia le capacità nella futura preparazione della classificazione dei dati e dei volumi in Exascale “, ha detto Bob Jones, responsabile del Cern openlab.

“Il legame con l’openlab del Cern ci ha dato la fantastica opportunità di sviluppare ulteriormente i nostri prodotti di cloud storage, dimostrandone il valore nella ricerca scientifica ai massimi livelli in ambienti di gestione dati su larga scala “, ha detto James Hughes, Chief Architect di Cloud Storage di Huawei.

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