Dai comportamenti illeciti che mettono in pericolo le piccole e medie imprese all’hate speech: criticità e problematiche dell’ecosistema digitale saranno sottoposti al vaglio dell’Agcom che lancia un’indagine conoscitiva sulle piattaforme online. E’ il frutto della delibera approvata all’unanimità dal Consiglio dell’authority – relatrici le commissarie Laura Aria e Elisa Giomi – che punta su una formula “originale e innovativa”, si legge in una nota, per mappare il mondo online in tutte le sue componenti e in relazione al quadro normativo nazionale e internazionale.
Gli obiettivi del progetto
“L’attenzione dell’intera comunità internazionale in materia è ormai particolarmente elevata – fa sapere Agcom -, anche alla luce delle recenti proposte normative e di policy della Commissione Europea (pacchetto Digital Services Act e Digital Market Act) che per prima ha richiesto regole ad hoc per attribuire maggiori responsabilità alle piattaforme online”.
La finalità dell’indagine è doppia: testare una metodologia per la ricognizione sistematica delle criticità che emergono dall’evoluzione continua dei servizi erogati dalle piattaforme online, e al tempo stesso svolgere una analisi comparativa degli ordinamenti giuridici internazionali, che metta l’Autorità in condizione di affrontare le nuove sfide poste dall’ecosistema digitale.
La nuova metodologia utilizzata
La metodologia Mamp – Agcom Methodology for Mapping, Assessing and Making Policies ha l’ambizione di intercettare tutti i servizi attualmente offerti sulle piattaforme online facendone emergere, accanto ai vantaggi individuali e collettivi anche i rischi e le problematiche: dai comportamenti illeciti che mettono in pericolo le piccole e medie imprese, all’hate speech e più in generale alle violazioni individuali o massive dei diritti fondamentali capaci di compromettere l’integrità dei processi democratici, l’autonomia decisionale degli individui, la tenuta del tessuto sociale, il pluralismo informativo e la tutela dei minori.
Le 4 fasi dell’indagine
Il sistema di mappatura comprende quattro fasi. La prima prevede una ricognizione dei “servizi infrastrutturali” esistenti sul mercato (motori di ricerca, social network, servizi di geolocalizzazione. La seconda l’individuazione delle problematiche generate “da” o associate “a” ciascuna tipologia di servizio; la terza una rappresentazione sinottica dell’attuale quadro normativo nazionale europeo e internazionale; la quarta la comparazione degli interventi legislativi, regolamentari o giurisprudenziali attualmente in vigore a livello internazionale e selezione, per ciascuna delle problematiche individuate, delle best practices in materia.
La durata dell’indagine
L’indagine conoscitiva sui servizi offerti dalle piattaforme online avrà la durata di 180 giorni (6 mesi), e si inserisce, si legge nella nota, “in una lunga tradizione di approfondimenti e analisi svolti dall’Autorità negli ultimi venti anni sull’intero ecosistema delle comunicazioni”. Un contributo di Agcom al dibattito pubblico che mira a fornire una solida base conoscitiva per i policy makers, e che cade in concomitanza con la Giornata Internazionale per la sicurezza in rete – “Safer Internet Day”, istituita dall’Unione Europea nel 2004 per promuovere un uso consapevole di internet.