Arbor Networks, specializzata nelle soluzioni per il controllo
della sicurezza delle reti mondiali, riporta nel proprio blog
un’analisi dell’andamento del traffico Internet precedente e
successivo alle contestate elezioni presidenziali del 13 Giugno
2009.
Dall’analisi si evince la strategia Iraniana in merito alla
circolazione di informazioni su Internet: diversamente da altri
Paesi non occidentali come la Birmania, che nel 2007 avevano
completamente arrestato ogni tipo di connessione con il resto del
mondo, il governo iraniano – che gestisce il traffico da e
verso il Paese attraverso la compagnia di Stato DCI (Data
communication Company of Iran) – ha scelto di rallentare o
interrompere in alcuni momenti salienti il traffico di dati.
In particolare, il giorno successivo alle elezioni del 13 alle
ore 1:30pm GMT (9:30am EDT and 6:00pm Tehran / IRDT), tutti i
service provider che connettono l’Iran al resto del mondo hanno
subito un quasi totale arresto del traffico, mentre in altri
momenti la circolazione di dati è stata sensibilmente rallentata
(da 5 Gbps a meno di 1 Gbps)