Apertura commerciale per contribuire alla ripresa economica, attraverso il sostegno alle trasformazioni verde e digitale, ma anche una rinnovata attenzione al rafforzamento del multilateralismo e alla riforma delle norme globali per garantirne l’equità e la sostenibilità.
Sono i pilastri su cui si fonda la strategia commerciale per i prossimi anni dell’Unione Europea, presentata oggi nelle sue linee decisive: sostenibilità, trasformazione verso un’economia climaticamente neutra e azioni incentrate sul rafforzamento delle norme commerciali a livello mondiale e sul contributo alla ripresa economica dell’Ue.
“Le sfide che stiamo affrontando richiedono una nuova strategia per la politica commerciale dell’Ue. Per contribuire a ripristinare la crescita e la creazione di posti di lavoro dopo la pandemia dobbiamo poter contare su un commercio aperto e basato su regole“, ha dichiarato il vice presidente esecutivo della Commissione e commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis, presentando la nuova strategia. “Analogamente, la politica commerciale deve sostenere pienamente le trasformazioni verde e digitale della nostra economia e guidare gli sforzi globali di riforma del Wto. Deve inoltre fornirci gli strumenti necessari a difenderci dalle pratiche commerciali sleali”, ha aggiunto.
“Approccio aperto, strategico e assertivo”
“Adottiamo un approccio aperto, strategico e assertivo, che sottolinea la capacità dell’Ue di compiere le proprie scelte e di plasmare il mondo che la circonda attraverso la leadership e l’impegno, e che rispecchia i nostri interessi strategici e i nostri valori”, ha evidenziato Dombrovskis.
Per rispondere alle sfide attuali, la strategia considera prioritaria un’importante riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), compresi gli impegni globali in materia di commercio e clima, nuove norme per il commercio digitale, norme rafforzate per affrontare le distorsioni della concorrenza e il ripristino del suo sistema vincolante di risoluzione delle controversie. La nuova strategia intende inoltre rafforzare la capacità del commercio di sostenere le transizioni digitale e climatica. Lo farà innanzitutto realizzando gli obiettivi del Green Deal europeo, e in secondo luogo rimuovendo gli ostacoli ingiustificati agli scambi nell’economia digitale, per cogliere i vantaggi delle tecnologie digitali nel commercio. L’Ue punta inoltre ad approfondire le sue alleanze, ad esempio il partenariato transatlantico, e a dedicare una maggiore attenzione ai paesi vicini e all’Africa, l’Ue sarà maggiormente in grado di plasmare il cambiamento globale”.