FINANZA

Rai Way, scossone in Borsa: vendute 10 milioni di azioni

Ieri il titolo ha perso il 6,63%. E a causare il crollo sarebbe stata la cessione, da parte di Goldman Sachs per conto di un investitore. Gli analisti però confermano il buy. Equita Sim: “Aggregazione con Ei Towers in grado di creare valore in termini di sinergie e releverage”

Pubblicato il 19 Feb 2021

Rai Way ha chiuso le contrattazioni in Piazza Affari di ieri con un -6,63%, ma la circostanza non ha creato sconvolgimenti nel mondo degli analisti, che nella maggior parte dei casi hanno deciso di confermare i loro giudizi positivi sul titolo.

La causa dello scossone, secondo tutte le ricostruzioni che si sono susseguite nelle ultime ore, è da ricercarsi nella decisione di un investitore di cedere – a un prezzo minimo di 4,92 euro ad azione – 10 milioni di titoli della compagnia delle infrastrutture di trasmissione che fa riferimento alla Tv di Stato. A occuparsi direttamente della vendita è stata Goldman Sachs per conto di un investitore di cui al momento non è ancora nota l’identità, ma che secondo gli analisti potrebbe essere un investitore istituzionale. Tra i nomi che sono circolati a titolo di indiscrezione e che però non hanno trovato alcuna conferma ufficiale c’è quello di Artemis, che alla fine dell’estate aveva già ridimensionato la propria partecipazione in Rai Way, passando dal 9,8 a l 4,95%.

“L`equity story è legata all’operazione di aggregazione tra RaiWay ed EI Towers, che riteniamo sia in grado di creare valore in termini di sinergie attivabili (stimiamo il 15% della combined cost base)  – commentano gli analisti di Equita Sim – e soprattutto di releverage (vediamo spazio per un extra-dividendo di 1.4 euro post combination, tale da portare il leverage a 4-5x). Pensiamo che un nuovo governo, attento alle opportunità di efficienza sulle aziende a controllo pubblico, possa essere da stimolo per la realizzazione di questa operazione”.

Si attestano sull’outperform anche gli analisti di Mediobanca Securities, che fissano il prezzo obiettivo a 7,11 euro, sottolineando con favore il fatto che le azioni offerte rappresentano circa il 4% del capitale, circostanza che contribuirà ad aumentare visibilmente il flottante.

Conferma il buy anche Intesa Sanpaolo, che fissa il prezzo obiettivo a 6,5 euro, e che spiega come il collocamento delle 10 milioni di azioni possa essere dovuto tra le altre cose a una rotazione settoriale rispetto alle azioni cicliche o al timore di eventuali aumenti dei tassi. Ciò che è successo potrebbe quindi anche diventare – secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo – un’opportunità di acquisto, dal momento che a 4,92 euro il rendimento è al 5%, con limitato rischio di ribasso degli utili, spiegano, e che il piazzamento aumenta il flottante.

Banca Akros si attesta invece su “Accumulate”, fissando il target a 6,3 euro, e sottolineando che il collocamento, pur negativo nel breve, potrebbe aver aperto un punto d’ingresso “interessante” per gli investitori.

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