SEMESTRALE

Dada torna all’utile e ricavi in crescita dell’8%

Nei primi sei mesi del 2012 il gruppo ha registrato un fatturato pari a 43,6 milioni e un risultato netto positivo per 0,9 milioni. “Ci aspettiamo ulteriori miglioramenti nel semestre in corso”

Pubblicato il 24 Lug 2012

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Ricavi in crescita per Dada. Nei primi sei mesi dell’esercizio 2012 il Gruppo ha registrato fatturato pari a 43,6 milioni, registrando una crescita dell’8% rispetto ai 40,2 milioni conseguiti nello stesso periodo del 2011. Il Mol consolidato è pari a 6,1 milioni, riportando un incremento di circa il 50% rispetto a 4,1 milioni del pari periodo dell’esercizio scorso e un’incidenza sui ricavi pari al 14% (10% nel I semestre 2011).

Il risultato operativo conseguito nei primi sei mesi del 2012 è positivo per 2,7 milioni di euro, in miglioramento in valore assoluto di circa 4,9 milioni (-2,2 milioni il risultato del I semestre 2011) mentre il risultato netto consolidato nei primi sei mesi dell’esercizio è positivo per 0,9 milioni di euro, in decisivo miglioramento rispetto alla perdita di 2,3 milioni registrata nel primo semestre 2011, che aveva peraltro beneficiato del contributo positivo delle attività dismesse per 2,3 milioni.

La posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2012 si attesa a -25,6 milioni rispetto ai -27,0 milioni registrati al 31 dicembre 2011, in riduzione principalmente grazie alla generazione di cassa derivante dall’attività operativa per 5,6 milioni. Nei primi sei mesi del corrente esercizio – fa sapere una nota – Dada ha superato la soglia di 500mila aziende clienti a livello internazionale per 1,8 milioni circa di domini gestiti complessivamente”.

“Sulla base del positivo andamento conseguito dal Gruppo nei primi sei mesi dell’anno – conclude – il gruppo indica che è ragionevole confermare per l’esercizio in corso la stima in precedenza annunciata di ricavi, Mol e risultato netto consolidati in miglioramento rispetto all’esercizio precedente, in assenza di eventi al momento non prevedibili e pur in un contesto di peggioramento del contesto macroeconomico e di accresciuta pressione competitiva”.

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