Convocare l’assemblea straordinaria per l’azione di responsabilità verso i vertici esecutivi di Telecom Italia del periodo 2001-2007 e comunicare gli impegni assunti davanti all’Anatel su Tim Brasil. Sono le principali richieste contenute in una lettera inviata ao vertici di Telecom e alla Consob da Asati in vista del cda del 1° agosto.
L’associazione dei piccoli azionisti guidata da Franco Lombardi chiede, nel dettaglio, di convocare “l’Assemblea straordinaria per l’azione di responsabilità verso i vertici esecutivi del periodo 2001-2007, come annunciato da Bernabé nell’assemblea del 15 maggio 2012 anche alla luce dei verbali pubblici di udienza dell’11 -7-2012 emersi in sede dibattimentale presso la Corte di Assise di Milano presieduta dal Giudice Piero Gamacchio, riguardo lo spionaggio ormai accertato perpetrato su alti dirigenti di TI, prima del take over di Pirelli su TI del luglio 2001, per non ascrivere a questo CdA , senza possibilità di appello le conseguenti gravissime responsabilità”.
In riferimento al blocco delle attività di Tim Brasil in 17 Regioni, da parte dell’Anatel, il board dovrà comunicare “le misure assunte a difesa del titolo che ha raggiunto valori minimali prossimi al valore nominale di 0.55 euro.
“Il Cda dovrà dare immediata esecuzione alle delibere assembleari degli anni 2009-2010 – prosegue la lettera – inerenti l’aumento del capitale da destinare in prevalenza ai risparmiatori e ai dipendenti e la difesa del titolo” nonché “assumere decisioni riguardanti la struttura organizzativa affinché le attività di ricerca e innovazione assumano un carattere prioritario: aumentando le risorse ,utilizzando intelligentemente le potenzialità dei fondi europei e guidandone la realizzazione attraverso un apposito comitato in seno al Cda”.
La Consob è invece “invitata a vigilare affinché i Consiglieri di Amministrazione in quota Telco, si astengano dalla votazione in Cda per un potenziale conflitto di interessi con la Società Pirelli.
“Qualora il Cda del 1° agosto non assumesse perlomeno le azioni proposte – conclude l’associazione – Asati approfondirà le conseguenze delle mancate decisioni aziendali e assumerà le piu’ opportune ed urgenti azioni , riservandosi di chiedere le dimissioni dello stesso Consiglio di Amministrazione”.