Infratel ha comunicato i dati di marzo sull’andamento della fase 1 del Piano voucher per la banda ultralarga. Gli operatori che hanno presentato finora domanda per essere accreditati attraverso la piattaforma voucher sono 217 e 163 sono quelli che attualmente hanno completato con successo il processo di accreditamento e, quindi, risultano idonei a partecipare alla fase operativa della misura.
La procedura di accreditamento degli operatori verifica che ciascuno di essi sia in possesso dei titoli necessari e non versi in nessuna delle situazioni di cui all’art. 80 del d.lgs. n. 50/2016. Gli operatori accreditati devono presentare le offerte commerciali relative ai servizi di connettività nell’ambito del Piano Voucher Fase I, corredate dalla propria carta dei servizi.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Mise del 7 agosto 2020, il “Piano voucher sulle famiglie a basso reddito” stanzia 200 milioni di euro. Si tratta del bonus fino a 500 euro per l’acquisto di abbonamenti internet a banda ultralarga, pc o tablet destinato alle famiglie con reddito Isee sotto i 20 mila euro l’anno. È valido solo per le nuove connessioni e, nel caso di acquisto di pc e tablet, questo deve essere legato all’attivazione di un abbonamento alla banda ultralarga.
Le offerte approvate sono oltre 750
Ad oggi, fa sapere Infratel, si contano un totale di 1.304 offerte da 112 diversi operatori. Di queste, 752 – relative a 104 diversi operatori – sono state approvate dal team dedicato di Infratel Italia.
Di contro, 552 offerte sono state rifiutate a causa di clausole contrattuali difformi da quanto indicato in convenzione (es. rinnovo tacito alla scadenza del contratto), livelli di servizio non sufficienti (es. banda upload), dispositivi tablet/Pc non in linea con le specifiche tecniche minime richieste, difformità tra i documenti presentati e i dati caricati sul Portale Voucher.
Oltre 60 milioni di euro impegnati
A quattro mesi dall’avvio della misura risulta prenotato il 9,7 % delle risorse disponibili, pari a oltre 19 milioni di euro.
Complessivamente, dal 9 novembre 2020, giorno a partire dal quale i cittadini interessati potevano richiedere il Voucher agli operatori che hanno presentato offerte valide, sono stati attivati oltre 84.200 voucher in tutta Italia, per un totale di oltre 42 milioni di euro erogati e le risorse impegnate ammontano nel complesso a circa 62 milioni di euro.
Lo stato delle prenotazioni ed attivazioni con aggiornamenti quotidiani è disponibile qui.
Verifica dei requisiti del cittadino per il voucher
Dal 21 dicembre 2020 è iniziata la verifica a campione della sussistenza dei requisiti necessari dei cittadini per attivare i voucher.
I controlli sono svolti in automatico tramite il collegamento ai sistemi dell’autorità incaricata, Inps, che permette di verificare la veridicità dell’Isee dichiarato dal cittadino al momento della richiesta del voucher all’operatore.
Come procede il Piano Bul
Intanto continua l’accelerazione sul Piano Bul: Infratel fa sapere che a febbraio 2021 l’importo cumulato dei lavori ordinati al Concessionario da inizio Piano è pari a 1.430.869.461,34 euro di cui 17.063.342,44 euro le risorse impegnate nel mese di febbraio.
Da inizio Piano sono stati collaudati 972 comuni di cui 782 positivamente. Nel mese di febbraio 2021 i collaudi positivi sono stati 71. I cantieri aperti da inizio Piano sono 4.073 in 2.930 comuni delle regioni comprese dai bandi, di cui 194 a febbraio 2021 in 123 comuni.
I comuni aperti alla commercializzazione da inizio Piano sono 1.930 (156 a febbraio 2021).
Dall’avvio operativo del Piano Nazionale Banda Ultralarga, sono 7.871 i progetti definitivamente approvati in 5.820 comuni delle 20 regioni comprese nei bandi. È il Piemonte la Regione con il maggior numero dei progetti definitivi approvati: 1.360.
Lo stato della progettazione esecutiva al 28 febbraio 2021 è invece il seguente: 4.328 progetti approvati in 3.081comuni.
Nell’ambito del continuo dialogo tra Infratel e Open Fiber, in un’ottica di accelerazione del piano Bul, sono state individuate delle misure di semplificazione tecnico-procedurale tra cui: gruppi di lavoro congiunti, semplificazioni che snelliscono le fasi di progettazione e di esecuzione dei lavori e introducono una modalità di collaudo agile con smart glasses con collaudatori che operano da remoto; utilizzo dei Minicab, apparati che garantiscono l’immediata attivazione dell’impianto di rete una volta completato.
Per ciascuna delle 4 fasi di gara 1 e 2 sono stati riscontrati dei ritardi da parte di Open Fiber nella presentazione della progettazione definitiva e per tali ritardi sono state applicate le relative penali contrattuali per un ammontare complessivo di 3.142.000 di euro. Sono state comminate inoltre penali anche per il ritardo nella progettazione definitiva di gara 3 per un totale di 22.500 di euro.